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Omicidio Joel di 6 anni a Pragsdorf: 15enne condannato, lo uccise durante un gioco

Quindicenne condannato per l'omicidio di Joel

Per il delitto del piccolo Joel di 6 anni Pragsdorf nel Meclemburgo-Pomerania anteriore, un quindicenne è stato condannato a una pena di sette anni e nove mesi. Il tribunale regionale di Neubrandenburg ha dichiarato l’adolescente colpevole di omicidio.

Omicidio Joel a Pragsdorf: sette anni e nove mesi per l’amico 15enne

Secondo la sentenza, il tribunale regionale di Neubrandenburg ha riconosciuto che l’adolescente ha accoltellato il piccolo Joel, riporta Welt. Il bambino era stato ritrovato tra i cespugli vicino a un campo di calcio la sera del 14 settembre dello scorso anno con gravi ferite da arma da taglio. I tentativi di rianimarlo non avevano avuto successo. Al momento del delitto, il sospettato, allora 14enne, era stato originariamente accusato di omicidio colposo. A causa della sua età, il processo si è svolto a porte chiuse fino alla pronuncia del verdetto.

Secondo Christine Habetha, avvocato dei genitori di Joel e rappresentante della parte civile, lei e la Procura avevano chiesto l’accusa di omicidio. Di conseguenza, la Procura ha richiesto una condanna a otto anni di carcere minorile e Habetha la pena massima di dieci anni e la riserva della detenzione preventiva. L’avvocato difensore dell’imputato ha invocato l’omicidio colposo e chiesto una condanna a sette anni.

Il ragazzino svenne durante un gioco rischioso e l’adolescente lo uccise per il timore che parlasse dell’accaduto con i genitori

Il quattordicenne aveva spesso giocato con il ragazzo e si era preso cura di lui mentre entrava e usciva dalla sua famiglia, ha detto il giudice nel suo verdetto. Quel giorno di settembre dell’anno scorso, i due erano seduti in un cespuglio, il loro “nascondiglio segreto”, perché l’imputato voleva fumare. Poiché erano annoiati, avrebbero deciso di gareggiare nel “trattenimento del respiro”. Mentre il bambino di sei anni non tentava di respirare, l’imputato lo ha soffocato fino a fargli perdere brevemente i sensi.

Si avvicinò rapidamente e disse: “Ti odio!”. Poiché l’imputato temeva che il bambino denunciasse i suoi genitori per averlo soffocato, gli ha stretto più forte la gola e poi ha pugnalato più volte il bambino di sei anni con un coltello che aveva con sé. 

Redazione
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Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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