Loris Bianchi e Giuliano SaponiLoris Bianchi e Giuliano Saponi

Cosa ha detto Giuliano Saponi in tribunale, i sospetti di Loris Bianchi?

Oggi, lunedì 17 novembre, al tribunale di Rimini è stato ascoltato Giuliano Saponi, figlio di Pierina Paganelli, la donna uccisa il 3 ottobre 2023 con 29 coltellate nel garage di via del Ciclamino. L’unico imputato è Louis Dassilva, 35enne vicino di pianerottolo della vittima, coinvolto in una relazione extraconiugale con Manuela Bianchi, moglie di Saponi.

Cosa ha raccontato Giuliano Saponi sui rapporti con Dassilva?

Saponi ha ricostruito i rapporti della madre con l’imputato: “Mia madre cercava di essere cortese con Louis. Ho avuto modo di passare un po’ di tempo con lui. Nell’estate 2022 mia moglie gli chiese di costruire dei telai per le zanzariere. Volevo esserci mentre lavorava. Non mi piacque il suo modo di fare: era sempre nervoso, si arrabbiava, parlava da solo al telefono in modo molto cattivo”.

Ha inoltre ricordato un episodio avvenuto con un giornalista della trasmissione “Chi l’ha visto?”: “Louis lo minacciò. Urlava che gli avrebbe fatto del male con un martello, da dietro la porta”. Saponi ha sottolineato di non aver mai cercato un rapporto più stretto con Dassilva, viste le tensioni percepite.

Sul rapporto tra sua madre e Manuela Bianchi, Saponi ha spiegato: “Mia mamma adorava Manuela, le voleva bene. Era come una seconda figlia. Non ho mai visto aggressività da parte sua. Dopo l’incidente stradale che mi portò al coma a maggio 2023, i rapporti si sono incrinati. Mia moglie parlava di voler andare via e rivendicava cose che non capivo. La scoperta della relazione con Dassilva la sera del ritrovamento del corpo di mia madre fu incredibile: era il nostro vicino, era successo sotto il mio naso”.


Quali timori e sospetti emergono dalla deposizione di Loris Bianchi?

Sempre oggi è stato ascoltato Loris Bianchi, fratello di Manuela e nuora della vittima, incalzato dal pm Daniele Paci sui sospetti riguardanti Dassilva. “Dopo l’uccisione di Pierina dissi tre volte ‘Giustizia è stata fatta’ a Dassilva, sperando in una reazione che dimostrasse coscienza e protezione nei confronti di mia sorella. Louis amava Manuela” – ha dichiarato.

Bianchi ha precisato che Valeria Bartolucci, moglie di Dassilva, non nutriva sospetti sull’imputato: “Quando le riferii la frase, rispose che certe cose non si augurano a nessuno”.

Il fratello di Manuela ha aggiunto che la sorella temeva che la relazione con Dassilva potesse aver causato l’incidente di Giuliano: “Provava sensi di colpa pensando che la sua relazione potesse aver messo in pericolo mio cognato”.

Bianchi ha inoltre raccontato le tensioni familiari: “Per quanto ne so, tutta la famiglia sapeva che Manuela avesse un amante fin da prima dell’incidente di Giuliano. Mia sorella era innamorata e vedeva un futuro con Louis anche se non avevano il denaro, per lei bastava una capanna e questo me lo disse nel maggio del 2023. Lei aveva cercato di interrompere la relazione con Dassilva, ma non ci era riuscita.

Il rapporto tra mia sorella e Pierina era fatto di scaramucce, il classico astio tra nuora e suocera. Io non ero ben visto in casa loro. La mattina del ritrovamento del corpo, Louis mi chiamò dicendo che Piera era stata trovata quasi morta. Tutto ciò mi ha lasciato sconvolto”.


Quali elementi emergono sulle tensioni familiari e l’omicidio?

Le deposizioni odierne hanno evidenziato un intreccio complesso di rapporti familiari e personali: la gelosia, il tradimento e la convivenza con l’imputato Dassilva. Saponi ha sottolineato come la vicinanza quotidiana con Louis non fosse mai stata serena, mentre Bianchi ha chiarito i timori della sorella, escludendo sospetti dalla parte di Valeria Bartolucci.

Il processo continua a delineare un quadro intricato, dove le tensioni tra madre, nuora e vicino di casa si intrecciano tragicamente con l’omicidio di Pierina Paganelli, offrendo nuovi dettagli sulle dinamiche familiari e sui sospetti precedenti al delitto.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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