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Omicidio Macerata, la figlia di Rosina Carsetti a Quarto Grado: ‘Non l’ho uccisa, amava la sua libertà ma non ci ha fatto mai mancare nulla’ (VIDEO)

Non ho ucciso mia madre, amava la sua libertà ma non ci ha fatto mai mancare nulla”. Arianna Orazi ha rotto gli indugi ed ha lasciato una lunga intervista a Quarto Grado, in onda su Rete 4, ricostruendo quanto accaduto la sera del 24 dicembre 2020 nella villetta di Montecassiano, in provincia di Macerata, dove Rosina Carsetti è stata trovata morta.

Il giallo del delitto di Montecassiano: Rosina Carsetti picchiata con ferocia

Dall’autopsia è emerso che la 78enne è stata picchiata con ferocia fino alla morte. Gli inquirenti stanno lavorando per mettere a posto i tasselli di un puzzle ancora complesso. I familiari della donna hanno raccontato di essere stati immobilizzati e legati dai rapinatori che si sarebbero accaniti su Rosi fino ad ucciderla. Ma dall’accertamento è emerso che la donna è morta per asfissia soffocamento dopo essere pestata con atroce violenza.

Dalla rapina ai dubbi degli investigatori sui familari di Rosi

Da qui i dubbi degli investigatori sulle posizioni della figlia, Arianna Orazi, del marito, Enrico Orazi, e del nipote ventenne Enea, tutti iscritti sul registro degli indagati. Rapina e omicidio o delitto originato dalle crescenti tensioni familiari? Pochi giorni prima di morire la vittima si era recata ad un centro antiviolenza e ad alcune amiche aveva raccontato di essere stata privata della gestione del denaro delle chiavi dell’auto e che fosse costretta a dormire sul divano.

Arianna Orazi a Quarto Grado: ‘Non ho ucciso mia madre, era un po’ carente d’affetto ma non ci ha fatto mancare nulla’

Ipotesi che Arianna Orazi ha smentito con fermezza nell’intervista rilasciata nel corso della puntata del 15 gennaio di Quarto Grado. “Mi sento disorientata, dispiaciuta, triste e delusa” – ha riferito la donna accusata di aver ucciso la madre in concorso con i familiari. “Non l’ho uccisa io, né io né i miei familiari.

Mia madre era una persona particolare, non era la persona che preparava la cena di Natale magari si andava a mangiare fuori. Teneva molto alla sua libertà” – ha aggiunto la figlia precisando che la madre non le ha mai fatto mancare nulla. “Curava l’aspetto dei figli, la pulizia anche se un po’ carente sull’affetto. Aveva una sola amica che ci ha visto nascere e crescere, gli altri erano conoscenti”.

‘Era felice quando le ho detto che io e mio figlio saremmo andati ad abitare con lei’

La donna ha spiegato che con l’amica storica Rosi si confidava spesso. “Vivevo in un altro appartamento con mio figlio ed avevano deciso di venderlo cinque anni fa, cosa che abbiamo fatto a gennaio. Lei lo sapeva che saremmo andati ad abitare con lei ed era felice perché le avremmo tolto numerose incombenze visto che lei amava la pulizia e non riusciva a fare più le cose che faceva una volta” – ha aggiunto Arianna Orazi che ha precisato che la madre le aveva solo chiesto di lasciarle in divano. “Anche se spostare le sue cose un po’ la disturbava, ma po lo faceva”.

La terribile sera della vigilia di Natale: ‘Raggiunta da due sberle e immobilizzata dal rapinatore’

La figlia di Rosina Carsetti si è soffermata anche sulle lamentele con i vicini. “Ma lei era sempre un po’ lamentosa. Chi la conosceva lo sa“. Poi la ricostruzione di quella terribile sera della vigilia di Natale. “Ho sentito un rumore, pensavo che mamma avesse rimasto la finestra aperta. Dopo poco sono salita sopra, non ho visto nulla ma all’improvviso mi sono arrivate due sberle e mi sono accasciata. Poi questa persona mi ha sollevata di peso, mi ha messo sulla sedia e messo un calzino in bocca prima di legarmi con il filo del Folletto che era in stanza” – ha aggiunto la donna che ha spiegato che era preoccupata per le sorti del figlio.

‘Pensavo che mamma fosse svenuta, non dimenticherò mai quando l’ho vista distesa’

“Sarebbe rientrato da lì a poco e non sapevo quello che sarebbe potuto accadere. Vedevo solo gli occhi, erano gelidi e chiari, facevano paura”. Subito dopo Arianna Orazi ha aggiunto che l’aggressore si è avventato sul padre e che ha visto la pianta del piede della madre. “Pensavo fosse svenuta. La cosa che mi è rimasta più impressa è stata poi vederla, vederla distesa. Non lo dimenticherò mai“.

La famiglia c’entra o no con la morte di Rosina? Per la prima volta parla in esclusiva con la nostra Ilaria Mura la figlia Arianna #Quartogrado

Pubblicato da Quarto Grado su Venerdì 15 gennaio 2021

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