Tragedia in via Stamira: l’amore, la malattia e il dramma in una casa sul mare
Ha salutato la vicina come ogni mattina preannunciando il ritorno della compagna dalla RSA per qualche ora. “Cucino i tortellini al sugo” – ha aggiunto sorridendo, senza far trasparire disagio e preoccupazione.
La tragedia si è consumata oggi, giovedì 16 ottobre, in una villetta di via Stamira a San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno), a pochi passi dal lungomare.
Secondo la prima ricostruzione, Mario Cutella, 80 anni, ha sparato alla compagna Vanda Venditti, sua coetanea, per poi rivolgere l’arma contro se stesso.
I due, entrambi ex infermieri, avevano trascorso una vita insieme, senza figli ma uniti da una lunga convivenza e da una professione condivisa.
Vanda, l’ictus e la vita in RSA
La storia di Vanda Venditti era cambiata alcuni mesi fa, quando un grave ictus l’aveva resa invalida e non autosufficiente.
Da allora era ospite di una RSA a Massignano, dove riceveva cure e assistenza quotidiana.
Oggi, come in altre occasioni, le era stato concesso un permesso temporaneo per passare qualche ora a casa con Mario.
I sanitari della struttura l’avevano accompagnata nella villetta, promettendo di tornare nel pomeriggio per riportarla in clinica.
Quando sono rientrati, hanno trovato la scena del dramma: entrambi erano senza vita, distesi in due stanze diverse dell’abitazione.
La ricostruzione: un colpo di pistola e poi il suicidio
Secondo quanto emerso dalle prime indagini, Mario Cutella avrebbe usato una pistola legalmente detenuta.
L’uomo avrebbe esploso un colpo contro la compagna, colpendola mortalmente, e poi si sarebbe tolto la vita con la stessa arma.
I carabinieri di San Benedetto del Tronto, coordinati dalla Procura di Ascoli Piceno, stanno ricostruendo con precisione la dinamica dei fatti e verificando la presenza di eventuali biglietti o messaggi lasciati dall’uomo.
Un quartiere sotto shock
Il quartiere di via Stamira è una zona residenziale tranquilla, a due passi dal mare.
I vicini hanno raccontato ai militari di aver sentito un forte rumore, simile a uno scoppio, intorno alle 15:30.
«Erano una coppia riservata, molto legata – racconta una residente – Lui la andava spesso a trovare in RSA, non la lasciava mai sola». Anche Mario Cutella aveva problemi di salute ed in passato era riuscito a vincere la battaglia con un tumore.
Nonostante la rapidità dei soccorsi – sul posto è intervenuta anche l’automedica del 118 – non c’è stato nulla da fare.
L’indagine e il contesto
Gli investigatori non escludono che la disperazione per la malattia della compagna possa aver spinto l’uomo a un gesto estremo.
Non sarebbero emersi segnali di conflitti o tensioni tra i due, né denunce pregresse per violenza domestica.
La coppia non aveva parenti stretti, e la vicenda ha lasciato attonita l’intera comunità sambenedettese.
Un amore segnato dalla fragilità
Il loro legame, costruito in decenni di lavoro e di vita condivisa, si è concluso nel modo più tragico.
Un amore segnato dalla malattia, che si è trasformato in gesto disperato, consumato nel silenzio di una casa a pochi metri dal mare.
L’autorità giudiziaria ha disposto l’autopsia sui due corpi e il sequestro dell’arma, per confermare definitivamente la dinamica dell’accaduto.