Il 57enne aveva il divieto di avvicinamento
Una tragedia ha scosso La Spezia mercoledì 13 agosto: una donna italiana di 54 anni è stata uccisa dall’ex marito, 57enne, nella villetta di via Genova dove lavorava come collaboratrice domestica. Secondo le prime ricostruzioni dei carabinieri, l’uomo, già colpito da un provvedimento di divieto di avvicinamento alla ex moglie, ha raggiunto la donna sul posto di lavoro, probabilmente dopo un diverbio, e le ha inferto tre coltellate al fianco.
Pochi minuti dopo l’aggressione, un testimone presente nell’abitazione ha chiamato il 112. Sul luogo sono intervenuti immediatamente i sanitari del 118, che hanno tentato ripetutamente di rianimare la vittima senza successo. L’impatto sulla comunità è immediato: La Spezia si è svegliata nel dolore e nella costernazione per l’ennesimo episodio di violenza domestica.
La fuga e la costituzione dell’ex marito
Dopo l’aggressione, l’uomo ha tentato di allontanarsi dalla villetta. La fuga è durata circa un’ora, durante la quale il 57enne si è liberato del coltello usato per il delitto. Successivamente, si è presentato spontaneamente alla stazione dei carabinieri di Ceparana, dove si trova attualmente in attesa di essere interrogato dal magistrato di turno.
I carabinieri del comando provinciale della Spezia, insieme al magistrato, stanno conducendo le indagini per ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto, confermando il femminicidio come tragico epilogo di un contesto di violenza domestica già noto alle autorità.
La vittima e il contesto familiare
La donna, di 54 anni, aveva due figli adulti. Prestava servizio come collaboratrice domestica nella villa di un imprenditore locale. Chi la conosceva la descrive come una persona gentile e laboriosa, impegnata nel lavoro quotidiano e nella cura della propria famiglia. L’ex marito, di tre anni più anziano, era già sottoposto a restrizioni legali – divieto di avvicinamento -a causa di precedenti tensioni e comportamenti violenti nei confronti della donna.
L’episodio odierno si inserisce in un quadro più ampio di violenza domestica e femminicidi che continuano a colpire l’Italia, sottolineando la necessità di misure preventive e di protezione più efficaci per le vittime.
Indagini in corso e prossimo futuro
Attualmente, il 57enne si trova nella caserma dei carabinieri di Ceparana in attesa dell’interrogatorio. Gli investigatori stanno raccogliendo testimonianze e verificando eventuali testimoni oculari dell’aggressione. Saranno fondamentali anche i riscontri sulle modalità dell’attacco e sulla dinamica della fuga.
Le autorità locali invitano la comunità a collaborare fornendo informazioni utili e ribadiscono l’impegno nel contrasto alla violenza domestica. La tragedia di oggi rappresenta un doloroso monito sulla vulnerabilità delle vittime e sulla necessità di rafforzare strumenti di tutela legale e sociale.