Rapina choc a CerignolaRapina choc a Cerignola

Terrore in pieno giorno sulla Statale 16

Una mattinata di paura lungo la Statale 16, nel tratto che collega Foggia a Cerignola. Un automobilista, alla guida di una Mercedes nera, è stato vittima di una rapina violenta da parte di un gruppo armato. Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo è stato affiancato da un’altra vettura, costretto a fermarsi e trascinato fuori dal mezzo sotto la minaccia delle armi.

La scena, da film, è stata ripresa in un video circolato rapidamente sui social network. Immagini che hanno scosso la comunità locale e riportato con forza il tema della sicurezza sulle strade del Foggiano.

Il modus operandi dei rapinatori

La banda, composta da almeno quattro persone, ha agito con estrema rapidità e determinazione. Dopo aver bloccato l’auto della vittima, i malviventi lo hanno costretto a inginocchiarsi sull’asfalto, prima di fuggire a bordo del veicolo. La violenza dell’azione ha lasciato sgomento non solo chi ha assistito di persona, ma anche gli utenti che hanno visto il filmato in rete.

Le indagini sono affidate alle forze dell’ordine, che stanno vagliando testimonianze e analizzando il video per risalire ai responsabili.

La Capitanata e l’emergenza sicurezza

Non è la prima volta che la Capitanata finisce al centro delle cronache per episodi di criminalità legati a rapine, assalti e intimidazioni. La zona, già segnata da un tasso di illegalità elevato, vede sempre più cittadini e automobilisti preoccupati per la propria incolumità. La rapina di ieri riaccende il dibattito sulla necessità di potenziare i controlli lungo le principali arterie stradali.

La reazione sui social

Il video della rapina ha suscitato indignazione e rabbia. Centinaia di commenti chiedono maggiore presenza delle forze dell’ordine e pene più severe per chi semina terrore sulle strade. “Non siamo più liberi di circolare senza paura”, scrive un utente.

Le indagini

Gli investigatori lavorano per identificare i componenti della banda. Gli inquirenti non escludono che possa trattarsi di un gruppo già attivo nella zona e legato ad altre rapine simili. Le telecamere di videosorveglianza e le testimonianze raccolte potrebbero fornire elementi cruciali.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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