Compagna di Alain Delon accusa i figli: ‘Tentato omicidio intenzionale’
13 Gennaio 2024 - 23:28
C’è posta per te, nonna Giuseppina scatenata con Demir e Yilmaz di Terra Amara: ‘Sono maschi’
14 Gennaio 2024 - 0:25
Compagna di Alain Delon accusa i figli: ‘Tentato omicidio intenzionale’
13 Gennaio 2024 - 23:28
C’è posta per te, nonna Giuseppina scatenata con Demir e Yilmaz di Terra Amara: ‘Sono maschi’
14 Gennaio 2024 - 0:25

Sarah Scazzi, Michele Misseri libero per buona condotta e svuota carceri a fine febbraio

Michele Misseri , lo zio di Sarah Scazzi , la 15enne uccisa nell’estate del 2010 ad Avetrana (Taranto), lascerà il carcere per fine pena tra poco più di un mese. Lo conferma il suo avvocato, Luca Latanza: “Verso la fine di febbraio Misseri sarà di nuovo un uomo libero”. 

Omicidio Sarah Scazzi, Michele Misseri avrebbe dovuto lasciare il carcere nel 2025

Entro la fine di febbraio, infatti, Misseri terminerà di scontare la condanna ad otto anni di reclusione per la soppressione del cadavere della nipote. Resteranno in carcere, dove scontano la pena dell’ergastolo (passata in giudicato) sua moglie Cosima Serrano e sua figlia Sabrina, ritenute le assassine di Sarah. Misseri – ricostruisce il Nuovo Quotidiano di Puglia – otterrà la riduzione della pena per buona condotta e beneficerà della norma svuota carceri che abbatterà di oltre un anno la detenzione il cui termine era inizialmente previsto nel 2025

Omicidio Sarah Scazzi, no al permesso premio per Sabrina Misseri: ‘Socialmente pericolosa’

Misseri avrebbe avuto un ruolo solo dopo la morte della nipote: sarebbe stato incaricato da moglie e figlia di far sparire il corpo della 15enne che lui caricò sulla sua auto e lo gettò in un pozzo in campagna. Caricò in auto il cadavere e lo gettò in un pozzo in campagna. Dopo circa 40 giorni, travolto dal rimorso, prima simulò di aver trovato in campagna il cellulare di Sarah, poi confessò il delitto.

Delitto Avetrana, buona condotta e svuota carceri anticipano l’uscita dal carcere di Misseri

 Al pubblico ministero raccontò di aver molestato e assassinato la nipote e di aver nascosto il cadavere in una cisterna interrata per la raccolta di acque piovane in ‘contrada Mosca’, nelle campagne di Avetrana. Spiegò che Sarah gli appariva in sogno tutte le notti e gli diceva di aver freddo, che il pozzo in cui l’aveva abbandonata era gelido. Le sue parole, per la prima volta, dopo 40 giorni di mistero fitto, risolsero il giallo sulla scomparsa della quindicenne, risalente al 26 agosto del 2010.

Redazione
Redazione
Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *