Il disperato viaggio alla ricerca di un futuro migliore è stato segnato da una nuova tragedia. Un neonato di 5 mesi è morto annegato dopo che il barchino con a bordo alcuni migranti si è capovolto mentre tentava di sbarcare a Lampedusa nella notte tra martedì 12 e mercoledì 13 settembre.
Nuova tragedia dei viaggi della speranza: il piccolo proveniva con la madre minorenne dalla Guinea, situazione al limite nell’hotspot
La madre del piccolo, minorenne originaria della Guinea, assieme agli altri occupanti dell’imbarcazione finiti in acqua sono stati recuperati dalla guardia costiera, ma per il bimbo non c’è stato nulla da fare. Nell’hotspot dell’isola sono presenti “oltre 6 mila persone, tante le famiglie con minori”.
La Croce Rossa Italiana ha lanciato l’allarme relativo al numero record di sbarchi, oltre cento, registrati nelle ultime ore: “Stiamo reggendo nella gestione dell’accoglienza, concentrandoci in particolare sui più fragili, ma è evidente che deve continuare a funzionare in queste ore il processo dei trasferimenti dall’isola”.
Alla fine oggi sono sbarcati a #Lampedusa quasi in 5.000 immigrati da ben 112 natanti. Le immagini della fila di barche e del porto strapieno fanno impressione.
Famiglia di Lampedusa salva 13 migranti finiti in mare davanti alla Tabaccara: ‘La barca si è schiantata sugli scogli’
Nel frattempo il presidente dell’Associazione per i diritti degli anziani (Ada) di Lampedusa,Giorgio Lazzara, ha raccontato di aver salvato con la moglie un gruppo di migranti che rischiavano di affogare nelle acque antistanti alla Tabaccara.
“Ero in barca con mia moglie e mia figlia davanti la Tabaccara quando, intorno alle 19, abbiamo visto un barchino, carico di migranti, che s’è schiantato contro gli scogli. Il natante è subito affondato e tanti migranti, finiti in acqua, chiedevano aiuto. Sono intervenuto subito e con mia moglie abbiamo issato a bordo 13 persone e abbiamo chiamato la Capitaneria di porto. C’erano anche due donne e una bambina”.
Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.
