Le foto di Meloni e Schlein sono finite su un sito per adultiLe foto di Meloni e Schlein sono finite su un sito per adulti

Dopo “Mia Moglie”, un nuovo scandalo digitale

Non si è ancora spenta l’eco del gruppo Facebook “Mia Moglie” che un nuovo caso di violenza digitale scuote l’Italia. Questa volta l’epicentro è Phica.eu, forum online a sfondo hard dove compaiono – senza alcun consenso – immagini di decine di donne, tra cui anche figure politiche di primo piano. Non si tratta di foto osé, ma di scatti rubati dalla quotidianità, manipolati e sessualizzati da utenti anonimi che si scambiano insulti, commenti volgari e violenti.


Chi sono le prime vittime ad esporsi?

La prima a denunciare pubblicamente è stata Alessandra Moretti, europarlamentare Pd, subito seguita dalla consigliera dem Valeria Campagna. Poi la rivelazione: sul forum sarebbero finite anche immagini di Elly Schlein e della premier Giorgia Meloni, già in passato bersaglio di attacchi sessisti. In serata, la deputata Lia Quartapelle ha confermato di aver presentato denuncia, ribadendo che l’iniziativa serve “non solo per me, ma per tutte le donne vittime di questa violenza”.


Perché si parla di nuova “frontiera della violenza maschile”?

La parlamentare Valeria Valente (Pd), ex presidente del comitato per le pari opportunità, ha parlato di “nuova frontiera della violenza maschile”: sottrarre, manipolare e condividere immagini femminili senza consenso. Una dinamica che non riguarda più solo casi isolati ma un fenomeno sistemico, reso ancora più pericoloso dall’anonimato online.


La solidarietà bipartisan e la reazione politica

Non solo il Pd: messaggi di solidarietà sono arrivati da Alleanza Verdi e Sinistra e da Italia Viva, con la senatrice Raffaella Paita che chiede una procedura accelerata per chiudere i siti che diffondono immagini rubate. “L’assenza di consenso non è un dettaglio: è la cifra della violenza” ha dichiarato Roberta Mori, portavoce della Conferenza Donne Democratiche.


Si può fermare questa violenza digitale?

La vicenda riapre il dibattito su un terreno ancora poco presidiato: la violenza di genere online. Denunce e indignazione non bastano: “Bisogna passare alla reazione, rafforzando la prevenzione e introducendo una legislazione specifica” ha ribadito Mori. In Parlamento si discuterà del caso con il coinvolgimento dei ministeri competenti.


“Non siete sole”: il messaggio alle vittime

Il coro delle politiche unite manda un messaggio chiaro a tutte le donne coinvolte: “Non siete sole”. Le denunce non rappresentano solo una difesa individuale, ma un atto collettivo per rendere visibile e punire una forma di violenza subdola e sempre più diffusa.

Di Giuseppe D'Alto

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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