Lite tra famiglie nomadi finisce a colpi di pistola
Un diverbio tra due famiglie nomadi è degenerato in una violenta sparatoria avvenuta attorno alle 18 di questa sera in via della Roggia, nella zona del macello di Udine. Secondo le prime ricostruzioni della Squadra Mobile della Questura, la discussione — nata tra tre persone — sarebbe rapidamente sfociata in una colluttazione culminata con diversi colpi di arma da fuoco.
Uno dei contendenti avrebbe minacciato l’altro con un taglierino alla gola, prima che sul posto giungessero altri parenti, accorsi per difendere i propri familiari. È in quel momento che, secondo gli investigatori, uno dei presenti ha estratto una pistola e ha sparato almeno dieci colpi.
Quattro feriti, due in condizioni critiche
Il bilancio è pesante: quattro persone ferite, tra cui due in condizioni gravissime. Le vittime principali sarebbero un uomo e i suoi due figli, appartenenti a una delle famiglie coinvolte. Tutti sono stati soccorsi dal 118 e trasportati d’urgenza all’ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine.
Uno dei due figli è stato stabilizzato sul posto dopo aver perso molto sangue, mentre l’altro è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico.
Un quarto ferito, fratello dello sparatore, è stato colpito in modo lieve e si è presentato autonomamente in ospedale poco dopo l’accaduto. Non è in pericolo di vita.
Lo sparatore in fuga: indagini in corso
Le forze dell’ordine hanno avviato una caccia all’uomo per rintracciare lo sparatore, la cui identità sarebbe già nota agli investigatori. Secondo alcuni testimoni oculari, l’uomo avrebbe mirato alle gambe degli avversari, con l’intento di ferirli e non di ucciderli.
Tuttavia, la violenza della scena e il numero dei colpi esplosi — almeno una decina di bossoli sono stati repertati a terra — fanno ipotizzare un conflitto premeditato.
Gli agenti della polizia scientifica stanno analizzando la scena del crimine per verificare se entrambe le fazioni fossero armate, come suggerito da alcune testimonianze.
Le parole del sindaco di Udine
In serata è intervenuto anche il sindaco di Udine, Alberto Felice De Toni, che in una nota ha espresso vicinanza alle forze dell’ordine impegnate nelle indagini:
“In queste ore delicate è doveroso ribadire la piena fiducia nelle nostre istituzioni preposte alla sicurezza. Sono in contatto costante con il Prefetto: le forze dell’ordine stanno lavorando con competenza e tempestività per chiarire la dinamica dei fatti. Il nostro compito è sostenere il loro lavoro e garantire alla cittadinanza la nostra presenza”.
La situazione resta sotto osservazione, mentre la polizia continua le ricerche nei campi nomadi cittadini e nelle aree limitrofe.

