Oltre due milioni di persone hanno assistito al concerto di Lady Gaga a RioOltre due milioni di persone hanno assistito al concerto di Lady Gaga a Rio

In due milioni al concerto di Lady Gaga a Copacabana

Una strage è stata evitata grazie all’intervento tempestivo della polizia civile brasiliana. Durante il concerto gratuito di Lady Gaga a Copacabana, che ha richiamato oltre due milioni di persone, è stato sventato un piano terroristico orchestrato da un gruppo estremista. Gli agenti, in collaborazione con il Coordinamento delle risorse speciali (Core), hanno avviato l’operazione “Fake Monster”, identificando una rete che incitava all’odio e pianificava attentati, con obiettivi specifici: bambini, adolescenti e membri della comunità LGBTQIA+.

L’operazione Fake Monster sventa l’attentato

La rete criminale reclutava soprattutto adolescenti attraverso il web, spingendoli alla radicalizzazione e all’uso di armi rudimentali come molotov ed esplosivi improvvisati, in quella che veniva definita una “sfida collettiva” per ottenere notorietà online. Il leader del gruppo è stato arrestato a Rio Grande do Sul per possesso illegale di armi, mentre un minorenne è stato fermato per materiale pedopornografico.

Sono stati emessi 15 mandati di perquisizione in diverse città tra Rio de Janeiro, San Paolo, Rio Grande do Sul e Mato Grosso. Dispositivi elettronici e altri materiali sono stati sequestrati. In un caso, un sospettato aveva minacciato di uccidere un bambino in diretta radio. L’operazione, condotta con discrezione, ha garantito la sicurezza del pubblico, evitando il panico.

Lady Gaga, commossa dal calore dei fan, ha definito il concerto “il più importante della mia carriera”. Tra canzoni simbolo come Born This Way, Alejandro, e Shallow, ha celebrato l’inclusione e il coraggio di essere se stessi, accolta con entusiasmo dai suoi “mostrini”.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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