Il ritrovamento e il silenzio che pesa
Tatiana Tramacere è tornata a casa dopo undici giorni trascorsi nella mansarda dell’amico Dragos Ioan Ghermuscu, a Nardò. Rientro segnato non da sollievo ma da shock e mutismo.
«Si è chiusa in un silenzio quasi totale, nella sua stanza, da sola. Non vuole vedere nessuno, non parla, non chiede nulla, è ancora sotto choc», ha dichiarato il padre Rino Tramacere, intervistato dal Corriere della Sera.
La giovane, 27 anni, «tornerà la nostra Tatiana di sempre: solare, felice, con tanta voglia di vivere», ma per ora «bisogna solo proteggerla, anche dalle notizie che circolano».
«Era sofferente e senza forze»: il racconto del padre
Il momento del ritrovamento è stato descritto come traumatico.
«Siamo andati noi famigliari a riprendercela ed è stato drammatico», riferisce il padre.
Secondo il suo racconto, la ragazza era in condizioni che hanno lasciato la famiglia senza parole:
«Era sofferente, smagrita, senza forze, non riusciva nemmeno a reggersi in piedi. Abbiamo dovuto sorreggerla, tenerla su a forza di braccia».
E aggiunge: «Non sappiamo perché fosse ridotta così. Ce lo siamo chiesti, ma non riusciamo a comprendere».
La madre Ornella, racconta ancora il padre, «ha avuto un crollo dopo la gioia di averla rivista e anche lei piange e parla poco».
Il nodo Dragos e il muro di silenzio
Il padre evita di attaccare direttamente Dragos, limitandosi a dire:
«Non lo conosco. L’ho visto una volta per cinque minuti e non posso dire che persona sia».
Gli undici giorni nella mansarda restano un buco nero. Nessuna spiegazione, nessuna versione ufficiale dalla ragazza.
«Se le chiediamo perché è andata via o cosa sia accaduto, non risponde e si mette a piangere».
La replica del legale: «nessun maltrattamento»
Dal fronte opposto, parla l’avvocato del 30enne:
«Tutto è stato fatto di comune accordo. Non c’è stato alcun maltrattamento o altro».
Il legale conferma che l’allontanamento «era frutto della volontà della ragazza», e che «lo ha confermato anche lei».
Esclusa, sostiene, ogni ipotesi di sequestro:
«Gli investigatori hanno verificato subito se ci fossero gli estremi per il sequestro di persona e questo è stato escluso quella sera stessa».
Sul fisico debilitato, l’avvocato minimizza:
«Se è risultata malnutrita potrebbe essere dovuto anche a un periodo di stress, è una mia valutazione».
I giorni che mancano al racconto
Gli inquirenti non commentano, ma resta un fatto: Tatiana non ha mai lasciato l’appartamento per undici giorni mentre Dragos entrava e usciva. Le immagini di videosorveglianza lo confermano.
Ora la ragazza si nutre, riprende peso, ma soprattutto tace.
Ed è questo silenzio, più di ogni altra cosa, il vero crocevia della vicenda.

