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‘Un po’ la Franzoni la capisco’, la tazzina realizzata per la Festa della Mamma fa indignare i social

Se l’obiettivo era attirare l’attenzione è stato centrato in pieno da Piattini Davanguardia che in occasione della Festa della Mamma ha ideato una speciale tazza dedicata ad Annamaria Franzoni con un’interpretazione sul delitto di Cogne che ha fatto immediatamente discutere. “Un po’ la Franzoni la capisco“.

La ditta barese Piattini Davanguardia ha realizzato una tazzina dedicata ad Annamaria Franzoni

La mug è stata creata da Annagina Totaro che insieme al compagno,  Andrea Cardano, ha fondato l’azienda barese  che si occupa di decorazione di ceramiche homemade. Il motto della loro pagina web è ‘Ceramiche, risate & disagio’ rigorosamente dipinte a mano. Piattini Davanguardia si occupa anche di corsi di decorazione e non è la prima volta che realizza tazzine che richiamano casi di cronaca italiana come le due che richiamavano il delitto di Erba con i nomi di Rosa e Olindo.

La nuova realizzazione ha scatenato polemiche con Annagina Totaro che ha fatto chiarezza dopo aver ricevuto numerose critiche puntualizzando che la tazzina era stata ideata non per ironizzare su una vicenda tragica. “Si tratta di una riflessione. Accettare un atteggiamento non un’azione” – si legge sulla pagina Piattini Davanguardia.

‘Noi un po’ la Franzoni la capiamo ma non giustifichiamo ciò che ha fatto’

“Avere una crisi di ira nei confronti di un figlio è lecito così come tante mamme si sono trovate nella situazione di aver pensato ‘io uccido’. Noi un po’ la Franzoni la capiamo ma non giustifichiamo ciò che ha fatto. Qui nessuno vuole incitare ad uccidere esseri umani”. Spiegazione che non è stato sufficiente a smorzare le polemiche per la mug dedicata al delitto di Cogne.

Redazione
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Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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