Lo spettacolo dell'aurora boreale in ToscanaLo spettacolo dell'aurora boreale sarà visibile anche in Italia

Una nuova espulsione di massa coronale punta verso la Terra

Dopo le due imponenti espulsioni di massa coronale (CME) che hanno lasciato il Sole il 7 e il 9 novembre, una nuova eruzione solare — la terza in pochi giorni — è stata registrata il 10 novembre e si sta dirigendo verso la Terra. Secondo le previsioni dello Space Weather Prediction Center della NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration) degli Stati Uniti, i suoi effetti si faranno sentire mercoledì 12 novembre, quando il nostro pianeta sarà colpito da una tempesta geomagnetica di categoria G3, considerata “forte” nella scala di intensità.

Le CME (Coronal Mass Ejections) sono enormi esplosioni di plasma e campo magnetico provenienti dalla corona del Sole. Durante questi eventi, il nostro astro può espellere miliardi di tonnellate di particelle ad altissima energia che viaggiano nello spazio a velocità comprese tra 250 e 3.000 chilometri al secondo. Le più rapide possono raggiungere la Terra in meno di 18 ore, mentre le più lente impiegano alcuni giorni.

Una volta giunte nel nostro campo magnetico, queste onde di plasma interagiscono con l’atmosfera terrestre, generando disturbi elettromagnetici e — in alcuni casi — spettacolari fenomeni luminosi nel cielo.


Rischio interferenze e problemi tecnici: cosa può accadere

Secondo gli esperti NOAA, la tempesta geomagnetica prevista per la notte tra l’11 e il 12 novembre potrebbe causare disturbi limitati ma diffusi in diversi sistemi tecnologici. Tra i possibili effetti:

  • brevi interruzioni nei sistemi satellitari e nei servizi GPS;
  • fluttuazioni di tensione nelle reti elettriche ad alta tensione;
  • riduzione della qualità delle comunicazioni radio a onde corte;
  • malfunzionamenti temporanei negli strumenti di navigazione e nelle apparecchiature di bordo degli aerei.

Gli scienziati assicurano tuttavia che, pur trattandosi di una tempesta forte (G3), gli effetti saranno gestibili e non dovrebbero causare danni gravi o prolungati alle infrastrutture tecnologiche. Gli enti di monitoraggio sono in stato di allerta per intervenire in caso di anomalie significative.


L’aurora boreale (forse) visibile anche in Italia

C’è però un lato affascinante di questo fenomeno. L’ondata di particelle energetiche sprigionate dal Sole potrebbe rendere visibile l’aurora anche a latitudini insolitamente basse, fino al Nord Italia e alla Sardegna.

Secondo i modelli di previsione geomagnetica, la tempesta si svilupperà in due fasi successive: la prima colpirà il campo magnetico terrestre, indebolendolo; la seconda creerà le condizioni ideali per la formazione di aurore polari spettacolari.

Il momento di massima intensità è atteso tra le 4:00 e le 6:00 del mattino di mercoledì, quando il cielo, se le condizioni meteorologiche lo permetteranno, potrebbe tingersi di sfumature verdi, rosate e violacee.

Un evento raro per il nostro Paese, ma non impossibile: in passato, forti tempeste geomagnetiche hanno permesso di osservare aurore persino in Toscana e Sicilia.


La macchia solare AR4274 continua a sorprendere

A generare la tempesta è stata la macchia solare AR4274, una delle più attive dell’ultimo periodo. Solo pochi giorni fa, la stessa regione aveva prodotto due brillamenti di grande potenza, scagliando nello spazio una nube di plasma che ora si dirige verso la Terra.

Ma l’attività del Sole non sembra destinata a fermarsi: nella mattina dell’11 novembre, AR4274 ha già emesso altri due brillamenti ancora più intensi, segnale che la sua instabilità è tutt’altro che conclusa.

Gli esperti non escludono, dunque, che nelle prossime 48 ore possa verificarsi una nuova tempesta geomagnetica, con la possibilità di osservare un secondo spettacolo di luci nel cielo.


Uno spettacolo da non perdere

Nelle ore in cui il vento solare investirà la Terra, il nostro pianeta sarà teatro di una danza luminosa senza eguali. Gli astrofili e gli appassionati del cielo sono invitati a tenere d’occhio le previsioni meteorologiche e i canali ufficiali di Space Weather.

Chi vive in aree poco illuminate, lontano dalle città, potrebbe essere tra i fortunati spettatori di un’aurora boreale “italiana”, evento che resta tra i più rari e suggestivi della natura.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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