Una vacanza in famiglia trasformata in tragedia
Si era allontanato di pochi metri dalla spiaggia del campeggio per scavare una buca nella sabbia. Un gioco innocente, comune tra i bambini, ma che per Riccardo Boni, 17 anni, si è trasformato in una trappola mortale. Il ragazzo, in vacanza con la famiglia al campeggio California di Montalto di Castro, è stato ritrovato senza vita, sepolto da oltre un metro e mezzo di sabbia.
Perché Riccardo è morto sotto la sabbia?
Cosa può causare la morte durante lo scavo di una semplice buca? Secondo le prime ricostruzioni dei carabinieri, Riccardo aveva raggiunto una profondità superiore al metro e mezzo e stava probabilmente cercando di scavare un tunnel. In quel momento, le pareti della sabbia avrebbero ceduto improvvisamente, seppellendolo mentre era sdraiato.
Si ipotizza anche che Riccardo fosse ipovedente, un dettaglio non ancora confermato ufficialmente ma che potrebbe spiegare la maggiore difficoltà nel liberarsi una volta rimasto intrappolato.
Il fratellino e l’allarme ignorato
I genitori hanno iniziato a cercarlo dopo pranzo, intorno alle 15:00 di giovedì 10 luglio. L’unico che sapeva dove fosse Riccardo Boni era il fratellino di cinque anni, che continuava a ripetere: “Riccardo è sotto la sabbia”. All’inizio le sue parole non sono state prese sul serio, ma alla fine hanno guidato i soccorritori nel punto esatto. Dopo 40 minuti di scavi, il corpo del ragazzo è stato estratto, ma per lui era già troppo tardi.
Una dinamica ancora da chiarire
La salma si trova ora nel cimitero di Montalto di Castro, a disposizione della Procura di Civitavecchia che sta valutando l’autopsia. I carabinieri stanno raccogliendo le testimonianze di bagnanti e familiari. Al momento, la famiglia è in stato di shock e non ha fornito dichiarazioni dettagliate.
Le parole della comunità: ‘Un dolore mai visto’
La morte del ragazzo ha sconvolto l’intera comunità locale. “Non si è mai vista una cosa del genere” – ha dichiarato la sindaca di Montalto di Castro, Emanuela Socciarelli. “Pensare che è morto sotto la sabbia come un topo in trappola è disumano”.
La tragedia ha portato alla sospensione degli eventi previsti in città e acceso i riflettori sulla sicurezza nelle spiagge libere. Anche i volontari della Misericordia e la polizia locale intervenuti sul posto sono apparsi provati dalla scena.
Sicurezza sulle spiagge: cosa dice la legge?
La spiaggia libera in cui è avvenuta la tragedia confina con quella dello stabilimento del campeggio. La sindaca ha sottolineato che sul litorale esiste un coordinamento tra bagnini pubblici e stabilimenti privati, e che le sanzioni per chi non garantisce i servizi di sorveglianza sono state intensificate quest’anno.
Ma resta la questione: è possibile prevenire simili tragedie? I tunnel nella sabbia sono estremamente pericolosi: anche una piccola instabilità può causare il crollo. Eppure, molti bambini e ragazzi continuano a scavarli per gioco.
L’estate, il mare, l’incoscienza
“Sembrava un gioco innocente” ha raccontato uno dei bagnanti, ancora sotto choc. “La buca era profonda, ma nessuno poteva immaginare che potesse diventare mortale. Quando scavavano, la sabbia sembrava pesantissima”. La spiaggia, nel momento dell’incidente, non era affollata e la buca risultava invisibile dalla riva.
La tragedia che interroga tutti
La morte di Riccardo ci costringe a interrogarci. Cosa sappiamo realmente dei rischi nascosti nei giochi più comuni in spiaggia? Come possiamo proteggere i nostri figli? E perché, ancora oggi, accadono tragedie che sembrano assurde e impossibili?