Giuliano Roberto Mascheroni aggredito a morte da Simone Pensabene dopo la carezza al cane dell'exGiuliano Roberto Mascheroni aggredito a morte da Simone Pensabene dopo la carezza al cane dell'ex

Il 66enne è stato aggredito da Simone Pensibene dopo aver accarezzato il cane della conoscente

Una carezza a un cane. Un gesto semplice, gentile, diventato innesco di una violenza cieca. Così è morto Giuliano Roberto Mascheroni, 66 anni, tecnico dei registratori di cassa, figura conosciuta e benvoluta a Ventimiglia anche per la passione per lo sport e il rugby in particolare. Otto giorni dopo il pestaggio subito il 26 ottobre scorso, è deceduto all’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure per un ematoma subdurale. A colpirlo – secondo l’accusa – è stato Simone Pensibene, 46 anni, ex compagno della donna con cui la vittima si era fermata a parlare per strada.

La gelosia cieca e ossessiva e lo sconcerto di Sara

Secondo quanto ricostruito dalla Procura di Imperia, l’aggressione è scattata per un sospetto infondato: Mascheroni non era un rivale in amore, ma si era solo chinato per accarezzare il golden retriever di Sara, ex compagna dell’aggressore ed ex vicina di casa. La donna ha raccontato di aver cercato da tempo di allontanarsi da una relazione tormentata:
«Era ossessionato da me. Non mi sento in colpa. Salutare una persona non può provocare tutto questo».

Pensibene, ora in carcere con l’accusa di omicidio preterintenzionale, ha riferito tramite i legali di essere «affranto e sgomento», parlando di «un raptus di gelosia». Durante il pestaggio – avvenuto a mani nude, in corso Genova, davanti a testimoni e telecamere – avrebbe utilizzato tecniche di karate, disciplina che praticava.

L’agonia e la morte

Dopo l’aggressione, Mascheroni – ancora lucido – si era presentato dai carabinieri per denunciare i fatti. Invitato a recarsi in ospedale, era però tornato a casa. Nelle ore successive le condizioni sono precipitate: vomito, confusione mentale, poi il ricovero urgente a Bordighera e il trasferimento in elicottero al Santa Corona. Il coma, e infine la morte.

Solo pochi anni fa Mascheroni aveva affrontato un altro dramma: la perdita della compagna, sbranata da un rottweiler. Ora lascia due figli, Roberto e Serena, e una comunità sconvolta.

L’arresto e le accuse

Pensibene è stato fermato due giorni dopo dai carabinieri, mentre tentava di salire su un treno a Mentone. Il gip Massimiliano Botti, accogliendo la richiesta del pm Veronica Meglio, ha disposto la custodia cautelare in carcere per pericolo di fuga. Inizialmente indagato per lesioni gravissime, l’accusa è stata riqualificata in omicidio preterintenzionale dopo il decesso della vittima. Le immagini della videosorveglianza e la confessione dell’indagato hanno confermato la dinamica.

L’addio

I funerali di Giuliano Mascheroni si terranno sabato 8 novembre alle ore 10, nella Basilica Cattedrale di San Maurizio e Compagni Martiri di Imperia. Ventimiglia si prepara a salutare un uomo descritto da tutti come gentile, disponibile, incapace di immaginare che un semplice gesto verso un cane potesse trasformarsi in condanna.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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