La cerimonia a Milano 2 e le parole della figlia Sveva
“Questa è l’ultima diretta di Emilio. Siamo qui per l’ultima diretta di papà”: con queste parole Sveva Fede ha salutato il padre Emilio all’ingresso della parrocchia Dio Padre di Milano 2, dove si sono svolti i funerali del giornalista scomparso all’età di 94 anni.
Accanto alla bara, coperta da un cuscino di fiori con la scritta “I tuoi cari”, erano presenti corone di amici, colleghi e conoscenti, comprese quelle delle compagne della RSA Gelica, che avevano accompagnato Emilio Fede negli ultimi anni della sua vita.
Tanti volti noti, ma nessuna rappresentanza Mediaset
In chiesa hanno trovato posto Paolo Brosio, Gianluca Mazzini, Claudio Brachino, Marcello Dell’Utri, Gianfranco Miccichè, Adriano Galliani e Mario Giuliacci. Una platea di amici e colleghi che hanno voluto dare l’ultimo saluto al “direttore”, come molti lo hanno sempre chiamato.
A sorprendere, e in parte a stonare, è stata invece l’assenza di rappresentanti ufficiali di Mediaset, rete a cui Emilio Fede legò gran parte della sua carriera come direttore del Tg4.
Brosio: “Un padre putativo, ma mi aspettavo più riconoscenza”
Paolo Brosio, visibilmente emozionato, ha ricordato il ruolo fondamentale di Fede nella sua carriera:
“Se non ci fosse stato lui non sarei mai arrivato a fare televisione. Avevo fatto solo carta stampata e trovarlo come padre putativo è stato come toccare il cielo con un dito”.
Il giornalista ha però espresso amarezza: “Mi aspettavo un riconoscimento dalla rete dove ho iniziato, ma non è arrivato. Mi dispiace molto. L’unico rimorso che ho è non essere andato a trovarlo in RSA, ma oggi non potevo mancare”.
Per Emilio Fede “Rai e Sky hanno fatto cose incredibili” – ha aggiunto Paolo Brosio che, arrivando al funerale dello storico direttore del Tg4 insieme alla figlia Sveva Fede, si è detto dispiaciuto che “proprio la rete dove ho iniziato” non lo abbia fatto. “Pensavo che venisse sottolineato quello che ha fatto qui. Ha lanciato tutto qui. Mi aspettavo una sottolineatura che non c’è stata e mi dispiace” ha osservato. “Se non ci fosse stato lui non sarei arrivato a fare tanti programmi. Avevo fatto solo la carta stampata e trovare Fede come padre putativo è stato come toccare il cielo con un dito”.
L’omelia di Don Cazzaniga: “Una vita riletta nella fede”
A celebrare il funerale è stato Don Giovanni Cazzaniga, che ha offerto una riflessione profonda sulla vita di Fede lontana dai riflettori:
“Agli occhi della gente può sembrare un passaggio di poco valore, ma il tempo nella RSA è stato per lui prezioso, un momento di grazia e di rilettura della vita in chiave spirituale”.
Un ricordo che si lega alle parole della figlia Sveva, che aveva raccontato il percorso sereno vissuto dal padre negli ultimi anni, soprattutto dopo la perdita della moglie Diana.
Dell’Utri: “Un genio del giornalismo”
Tra i più attesi, Marcello Dell’Utri ha voluto rendere omaggio alla memoria di Fede:
“Vengo a rendere omaggio alla persona, alla sua genialità. È stato un genio del giornalismo. Più che condoglianze, vista l’età, bisognerebbe fargli congratulazioni”.
Dell’Utri ha aggiunto un dettaglio personale:
“Nell’ultimissimo periodo era dispiaciuto di non poter più parlare con Berlusconi, questo lo ha addolorato. Ma lo ricordo come un uomo che proteggeva sempre chi aveva vicino e con cui lavorava”.
L’omaggio della figlia: “Grazie a tutti per l’affetto”
Alla fine della cerimonia, Sveva Fede ha ringraziato i presenti e i tanti che hanno inviato messaggi di cordoglio:
“Papà vi avrebbe salutato e ringraziato e io faccio come lui. Abbiamo ricevuto tantissimi messaggi, colleghi e giornalisti ci sono stati vicini. Sono sicura che papà sarebbe contento di questo tributo”.
Un saluto sobrio, intenso e commosso, che chiude il capitolo di una delle figure più discusse ma anche più longeve del giornalismo televisivo italiano.