Mara Venier e Gabriele Corsi insieme in diretta a La Vita in diretta dopo l'annuncio della nuova Domenica In a conduzione doppiaMara Venier e Gabriele Corsi insieme in diretta a La Vita in diretta dopo l'annuncio della nuova Domenica In a conduzione doppia

Corsi passa dalla più ‘grande occasione della vita’ all’incompatibilità con altri progetti

Alla fine fa Gabriele Corsi fa un passo indietro e ne esce a testa alta rispetto a tanti protagonisti di una vicenda gestita male dalla Rai: non condurrà Domenica In. Mara Venier aveva prima ingoiato il rospo senza batter ciglia ma negli ultimi giorni sembra avesse manifestato la propria insofferenza ai vertici di viale Mazzini. La Rai ha recepito ed alla fine ha trovato la formula giusta con il volto dell’Eurovision che ha deciso di rinunciare allo storico programma di Rai 1.

Solo tre settimane fa, durante una diretta su Rai1 con Mara Venier, Corsi aveva definito questa occasione “una delle più grandi gioie professionali” della sua carriera. Ora la comunicazione del dietrofront che è arrivata con una nota formale della Rai:

«La decisione è stata presa di comune accordo, a seguito di alcune valutazioni che hanno reso Domenica In incompatibile con altri progetti dell’artista».

Gabriele Corsi, il siparietto con Mara Venier a La Vita in diretta del 27 giugno

Una chiusura consensuale, ma che arriva dopo settimane di forti incertezze nella gestione del programma. Prima il rifiuto di Nek, poi le tensioni (mai davvero sopite) attorno al ruolo di Mara Venier, ora la rinuncia di Corsi.

Un epilogo che farà discutere soprattutto dopo quanto affermato dai diretti interessati nel corso de “La Vita in Diretta” del 27 giugno quando sia Corsi che Venier erano collegati con Alberto Matano alla presenza del direttore dell’intrattenimento day time.

In quell’occasione, collegato dal Colosseo, Corsi aveva dichiarato:

«Ringrazio Mara Venier per questa opportunità enorme. Grazie ad Angelo Mellone per questa scommessa che siamo sicuri di vincere. Cercheremo di fare una Domenica In di grande intrattenimento. La vita mi regala una delle più grandi gioie professionali della mia vita. Accanto a Mara Venier, la vita mi regala una delle più grandi gioie professionali della mia vita. Per i 50 anni di Domenica In Mara farà un tatuaggio in occasione della prima puntata».

Il direttore dell’Intrattenimento Day Time, Angelo Mellone, aveva commentato:

«Ringrazio Gabriele per aver accettato una sfida incredibile. Sono sicuro che ci divertiremo tantissimo».

E anche Mara Venier, collegata dalla Puglia per festeggiare l’anniversario con il marito dopo mesi complicati (assente alla presentazione dei palinsesti), aveva espresso entusiasmo ringraziando Corsi:

«Sono pronta per un’altra avventura. Ringrazio il direttore per essermi stato vicino. Il tatuaggio? Alla mie età mi sembra troppo. Ne ho uno per il mio nipotino”».

Cosa c’è dietro l’addio di Gabriele Corsi

Secondo fonti interne, Mara Venier non avrebbe mai pienamente condiviso la scelta della Rai di affiancarle un profilo comico-televisivo, preferendo invece un partner editoriale più vicino al mondo del giornalismo.

Negli ultimi giorni, la conduttrice avrebbe espresso chiaramente la sua insofferenza, chiedendo per la seconda parte di Domenica In uno spazio di approfondimento e confronto, idealmente condotto da Tommaso Cerno. La formula inizialmente annunciata non le avrebbe garantito né centralità né coerenza editoriale. Da verificare ora se verrà conservata la formula delle ultime edizioni di Domenica In oppure se sarà individuato un altro partner per Mara Venier o se il programma sarà diviso in due parti.

Di Giuseppe D'Alto

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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