Lutto per Ilona Staller, in arte Cicciolina. È morto in Francia il fratello Franky, figura chiave di una delle pagine più controverse della vita dell’ex attrice e deputata. L’uomo, noto per alcuni trascorsi giudiziari legati al traffico di diamanti, era stato protagonista negli anni Novanta del rapimento del figlio che la Staller aveva avuto dall’artista statunitense Jeff Koons.
A dare la notizia è Luca Di Carlo, avvocato e amico storico di Ilona:
“Ilona è distrutta, era molto legata a suo fratello. Franky l’aveva aiutata a rapire il figlio Ludwig, portandolo dagli Stati Uniti a Cuba e poi dall’Ungheria all’Italia. Era stato lui a progettare tutto.”
Il legale, noto anche per i suoi investimenti e per la figura eccentrica da “Diavolo”, aveva finanziato l’operazione di protezione della Staller per una cifra di circa 3 milioni di dollari.
“Ho garantito a Ilona una casa sorvegliata con guardie del corpo e un autista personale, per proteggerla e il bambino”, racconta Di Carlo.
Un amore finito e una guerra legale infinita
Cicciolina aveva sposato Jeff Koons, celebre autore delle sculture in acciaio come il celebre “Rabbit”, nel 1991. Dall’unione nacque, l’anno seguente, il loro unico figlio, Ludwig. Il matrimonio, tuttavia, si ruppe poco dopo e tra i due iniziò una lunga battaglia giudiziaria internazionale per la custodia del bambino.
Nel 1994 la Staller decise di rapire il figlio e portarlo in Italia, scatenando un caso diplomatico e un mandato di cattura internazionale a suo carico. Koons, da parte sua, chiese 6 milioni di dollari di risarcimento per la sottrazione del figlio e il dolore provocato.
Oggi la notizia della morte di Franky riporta alla luce uno dei capitoli più drammatici e discussi della vita dell’ex diva del porno, che – secondo chi le è vicino – vive un dolore profondo e silenzioso.

