Pamela Genini all'epoca della partecipazione a L'Isola di Adamo ed EvaPamela Genini all'epoca della partecipazione a L'Isola di Adamo ed Eva

La 29enne uccisa da Gianluca Soncin aveva preso parte a L’Isola di Adamo ed Eva

«Sono rimasta malissimo. All’inizio non avevo collegato, poi mi è tornata subito in mente. Ricordo la sua bellezza, ma soprattutto la sua solarità e la sua gentilezza».

Con queste parole Vladimir Luxuria ha ricordato a l’Adnkronos Pamela Genini, la modella e imprenditrice di 29 anni uccisa a Milano dal compagno Gianluca Soncin, 52 anni, martedì 14 ottobre.
Luxuria l’aveva conosciuta dieci anni fa, quando la giovane partecipò al reality L’isola di Adamo ed Eva, da lei condotto su DeejayTv.

“Sono alla ricerca di uomini non immaturi e che mi facciano ridere” – affermò all’epoca quando aveva 19 anni. Nella scheda di presentazione c’era scritto. “Il suo partner ideale deve essere più grande di lei, alto, moro, con gli occhi chiari, dolce, generoso e, soprattutto, simpatico”.


Dal reality al sogno della moda

«Ricordo perfettamente la sua puntata, la terza», racconta Luxuria. «Pamela arrivò come “seconda Eva” per tentare l’Adamo della puntata, Riccardo. Lui perse la testa per lei, ma Pamela — pur sorridendo — rifiutò il suo corteggiamento, dicendo che non era rispettoso verso l’altra ragazza. Era una donna vera, con dei valori».

Pamela aveva iniziato a posare giovanissima: «A otto anni i primi book fotografici, poi a sedici ho deciso di buttarmi sul serio», aveva raccontato in un’intervista.
Dopo il reality, aveva scelto di costruirsi una carriera lontano dalla tv: prima come modella e influencer, poi come imprenditrice nel settore fashion e immobiliare.

Con l’amica Elisa Bartolotti, influencer e volto noto dei concorsi di bellezza, aveva fondato il marchio SheLux, una linea made in Italy di costumi e abbigliamento mare pensata per valorizzare la creatività e la libertà femminile.
Più di recente si occupava anche di una filiale milanese di un’agenzia immobiliare di lusso, nel cuore del Quadrilatero della Moda.


L’omicidio a Milano

Il femminicidio si è consumato in pochi minuti, nel suo appartamento al terzo piano in zona Gorla, dove Pamela viveva da sola.
I vicini hanno raccontato di aver udito le urla disperate della ragazza: «La ammazza!», avrebbe gridato qualcuno prima che tutto precipitasse.
Pochi minuti dopo, i soccorritori hanno trovato Pamela senza vita, colpita da diverse coltellate. Accanto a lei, il compagno Soncin, ferito, dopo aver tentato di togliersi la vita.


Il ricordo di Luxuria e la riflessione sulla violenza di genere

«Quando arrivò sul set — ha aggiunto Luxuria — fu come se fosse entrato un raggio di sole. Non partecipò per visibilità o soldi, ma perché credeva nell’amore autentico».
L’ex conduttrice ha poi commentato con amarezza il nuovo caso di femminicidio:

«È terribile. Bisogna partire dalle scuole, insegnare l’educazione affettiva e sentimentale. Il rischio è l’assuefazione, l’indifferenza verso drammi che dovrebbero scuotere tutti.»


Un sogno spezzato

Nata a Strozza, un piccolo paese della Valle Imagna, Pamela Genini aveva trasformato la sua passione per la fotografia in una carriera nel mondo della moda.

Aveva un sorriso contagioso e tanti progetti, tra cui l’espansione del brand SheLux e una nuova collaborazione nel settore turistico.

Oggi il suo nome si aggiunge purtroppo alla lunga lista delle vittime di femminicidio, ma chi l’ha conosciuta la descrive come una ragazza solare, indipendente e piena di sogni.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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