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Il duro attacco di Cassano dopo l’intervista di Antonella Ruggiero

Il fondatore e tastierista storico dei Matia Bazar, Piero Cassano, ha deciso di replicare pubblicamente ad Antonella Ruggiero dopo un’intervista rilasciata dalla cantante al Corriere della Sera.

Sul suo profilo Facebook, Cassano ha espresso senza mezzi termini la propria indignazione per alcune dichiarazioni della ex voce del gruppo, accusandola di raccontare una versione personale e distorta della storia della band.


Le accuse: «Manca rispetto verso i compagni scomparsi»

Il compositore ha definito Ruggiero «irriconoscente» e «priva di rispetto» nei confronti di Giancarlo Golzi e Aldo Stellita, membri storici del gruppo scomparsi negli anni scorsi:

«Non hai avuto il coraggio di nominarli, eppure ti hanno dato notorietà. Le canzoni che ti hanno resa famosa le canti ancora nei tuoi concerti.»

Cassano ha anche ricordato il contributo determinante di Carlo Marrale nella scrittura dei brani che hanno segnato la carriera di Ruggiero.


La contestazione sulla nascita dei Matia Bazar

Uno dei punti più contestati è stata la versione fornita da Ruggiero sulle origini della band: la cantante aveva dichiarato che «quelli della PFM si sarebbero dovuti fare i fatti loro».

Cassano ribatte:

«Non raccontare cose non vere. Fu un certo Eros, il tuo ragazzo di allora, a presentarti a noi, non la PFM.»


Attacco al carattere e alla percezione pubblica

L’ex tastierista non ha risparmiato osservazioni personali:

«Capisco lo sforzo che fai per apparire normale, ma ti senti diva solo perché hai una bella voce.»

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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