Il futuro del tg satirico è in bilico
Striscia la notizia, lo storico programma ideato da Antonio Ricci, si trova di fronte a uno dei momenti più delicati della sua storia televisiva. Dopo oltre 35 anni di successi, polemiche e ascolti altalenanti, il tg satirico di Mediaset potrebbe tornare sugli schermi a novembre, ma con formule mai sperimentate prima.
Le indiscrezioni raccolte da Affaritaliani.it e rilanciate da Lollo Magazine raccontano di una vera e propria rivoluzione in cantiere. Una rivoluzione che potrebbe spostare il programma da Canale 5 a Italia 1, oppure trasferirlo addirittura in prima serata. Ma c’è anche un’ipotesi più drastica: la chiusura definitiva.
Le prime voci: Italia 1 e il ritorno alle origini
Un primo scenario vede Striscia la notizia tornare nella seconda settimana di novembre su Italia 1, proprio dove era nato alla fine degli anni ’80. Un ritorno alle origini, con una collocazione che potrebbe coincidere con l’orario del Tg delle 20, andando così a sfidare direttamente i telegiornali tradizionali.
Questa ipotesi sarebbe una sorta di compromesso: da una parte il team di Striscia, che da tempo assicura il ritorno del programma a novembre, dall’altra i vertici Mediaset, che non hanno mai chiarito su quale rete e in quale fascia oraria lo show sarebbe stato riposizionato.
L’alternativa: Striscia solo nel weekend
Un’altra voce che circola nei corridoi di Cologno Monzese prevede una collocazione più ridotta. Striscia la notizia potrebbe andare in onda solo il sabato e la domenica su Canale 5, prendendo il posto di Paperissima Sprint nella fascia pre-serale della domenica. In settimana, invece, lo spazio verrebbe affidato a “La Ruota della Fortuna”, il game show che sta registrando ascolti record e che ha conquistato un pubblico più giovane rispetto al competitor di Rai 1, Affari tuoi.
Questa soluzione permetterebbe di mantenere vivo il marchio Striscia senza compromettere il successo della Ruota, che per Mediaset rappresenta al momento una risorsa preziosissima.
L’ipotesi più radicale: la prima serata
Secondo quanto riportato da Lollo Magazine, i vertici Mediaset starebbero valutando una scelta ancora più coraggiosa: spostare Striscia la notizia in prima serata, probabilmente sempre su Italia 1, rete che già ospita programmi d’inchiesta e intrattenimento come Le Iene.
Un cambio di collocazione così drastico segnerebbe una svolta epocale. Striscia, infatti, è nata e cresciuta nell’access prime time, diventando una presenza fissa per milioni di italiani. Trasformarla in un programma di prime time significherebbe rivoluzionarne completamente il dna.
Il nodo Antonio Ricci
Al centro della vicenda c’è il suo storico creatore, Antonio Ricci. Da sempre attento a mantenere l’identità del programma intatta, Ricci non ha mai nascosto di voler preservare il tg satirico a da snaturamenti troppo radicali.
Se accettare un passaggio in prime time potrebbe sembrare un modo per rilanciare il programma, dall’altro rischia di snaturarlo, privandolo di quella funzione di “satira quotidiana” che lo ha reso celebre.
Le voci parlano addirittura di un possibile ultimatum da parte di Mediaset: o Ricci accetta la rivoluzione, oppure il programma potrebbe chiudere i battenti. Una prospettiva che, fino a poco tempo fa, sembrava impensabile.
Una decisione che pesa su 35 anni di storia
Nato nel 1988, Striscia la notizia ha segnato intere generazioni con i suoi inviati iconici, le inchieste scomode, i conduttori amatissimi e i personaggi entrati nell’immaginario collettivo. Ma negli ultimi anni lo show ha registrato cali negli ascolti e un progressivo invecchiamento del pubblico.
La concorrenza di programmi più freschi e dinamici, unita ai cambiamenti nelle abitudini televisive, ha reso necessario un ripensamento. Ed è proprio questo ripensamento che ora potrebbe cambiare per sempre il futuro del tg satirico.
Un bivio storico
La decisione dei vertici Mediaset potrebbe arrivare nelle prossime settimane. Per Striscia la notizia si apre dunque un bivio: reinventarsi o fermarsi. Se da novembre il programma tornerà davvero in onda, lo farà in una veste probabilmente inedita. Ma resta la domanda che tiene col fiato sospeso i telespettatori: Antonio Ricci sarà disposto ad accettare la rivoluzione?