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Filippo Tortu riporta un italiano nella finale mondiale dei 100 metri dopo 32 anni. Nel 1987 fu Pierfrancesco Pavoni a centrare l’obiettivo a Roma salvo poi costretto a correre zoppo per l’infortunio rimediato subito dopo la semifinale. Interminabile l’attesa dell’azzurro, primo italiano a scendere sotto i dieci secondi, che ha sospirato al traguardo prima di conoscere l’esito del fotofinish che l’ha visto guadagnare una corsia della finale ai mondiali di atletica Doha per questioni di centesimi. 10.11 il tempo finale dell’azzurro, terzo al traguardo e ripescato con il secondo con il secondo crono delle tre batterie di semifinali. Questa sera Tortu, via fissato alle 21:15 (diretta su Raisport), il velocista proverà a migliorare ulteriormente le sue prestazioni stagionali a livello di crono. Il podio è un miraggio per il ventunenne milanese. Gli azzurri in finale potevano essere due ma Marcell Jacobs, dopo aver corso in 10.07 il quarto di finale, si è piantato e non è andato oltre il settimo posto ed un 10.20 che grida vendetta visto che con 10.12, tempo registrato dal secondo classificato della sua semifinale, sarebbe volato tra i primi otto del mondo.

Aggiornamento. Tortu ha chiuso la finale al settimo posto con il tempo di 10.07, il suo miglior crono stagionale.  La gara è stata vinta da Coleman in 9”76 poi Gatlin 9”89, De Grasse 9”90.

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