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Terminata una buona stagione agonistica, che ha visto la Lazio centrare l’obiettivo europeo nonostante le fasi alterne vissute durante la prima stagione della gestione Sarri, impazza il Calciomercato Lazio. D’altro canto, dopo una prima stagione in cui il mister toscano ha conosciuto meglio i giocatori e trasmesso agli stessi il proprio credo calcistico, la sessione estiva del calciomercato 2022 risulta di fondamentale importanza per l’evoluzione del progetto Sarri.

Una cosa, ormai da svariate settimane, è certa: Strakosha non sarà più l’estremo difensore biancoceleste. Dopo essere giunto nella capitale ancora minorenne, essere diventato titolare durante la gestione Inzaghi e aver vissuto un ultimo anno e mezzo piuttosto complesso, l’albanese volerà in Premier League, dove difenderà i colori del neopromosso Fulham. In queste ore, quindi, impazza il “toto-portiere”, che vede in corso svariati nomi.

Il sogno è rappresentato da Carnesecchi, portiere dell’Under 21 italiana di scuola atalantina, che lo scorso anno ha ben figurato con la Cremonese in Serie B agguantando la promozione nella massima divisione nazionale. Il club orobico, però, lo lascerebbe partire per circa 15 milioni di €uro, cifra piuttosto elevata che non è mai stata spesa nella lunga e gloriosa storia del club biancoceleste.

“Tyson” Peruzzi, icona biancoceleste dentro e fuori dal campo

Per trovare l’estremo difensore più “caro” della storia laziale, infatti, bisogna risalire all’inizio del nuovo millennio, ben oltre vent’anni fa. A quei tempi, la Lazio dominava in Italia e vinceva trofei in ambito europeo, una delle squadre più competitive dell’intera galassia calcistica. Dopo aver vinto lo Scudetto, Sergio Cragnotti decise di affiancare al pur affidabile Marchegiani un portiere di comprovata fama ed esperienza internazionale: Angelo Peruzzi.

La Lazio lo acquistò dall’Inter per 20 miliardi del vecchio conio, circa 10 milioni di €uro, dove visse una sola stagione dopo i lunghi trascorsi in maglia juventina. La storia di Peruzzi e la Lazio è stata lunga ben sette anni, nonostante la Lazio, suo malgrado, fosse diventata meno competitiva dopo il crack Cirio e la quasi bancarotta societaria, restando poi dirigente per lunghi anni una volta appesi gli scarpini al chiodo. Durante la sua militanza laziale ha vinto una Coppa Italia e una Supercoppa Italiana

Juan Pablo Carrizo, un investimento che non diede i frutti sperati

Se Peruzzi è stato un portiere che è riuscito ad affermarsi ai massimi livelli, vincendo anche un titolo Mondiale nel 2006 con la maglia azzurra durante la sua permanenza alla Lazio, altrettanto non si può dire di Juan Pablo Carrizo. Il portiere argentino arrivò a Formello nell’estate del 2008, a soli 24 anni, dopo aver difeso per un triennio la porta del River Plate, dove si era imposto all’attenzione generale e guadagnato anche la nazionale maggiore argentina.

Per battere la concorrenza, Lotito decise di staccare un assegno di 7,5 milioni per accaparrarsi l’estremo difensore argentino, convinto, come buona parte degli esperti, di aver trovato il portiere della Lazio del decennio successivo. Le prestazioni offerte, però, non furono all’altezza delle aspettative, con i tifosi laziali che lo presero di mira per alcune prestazioni non propriamente entusiasmanti. Dalla stagione successiva, Carrizo girovagò in prestito tra Saragozza, River Plate e Catania prima di essere ceduto a titolo definitivo all’Inter, dove svolse il ruolo di dodicesimo per svariati anni.

Luca Marchegiani, il portiere dello Scudetto e dei grandi trionfi europei

Per trovare il terzo portiere più oneroso nella storia del calciomercato laziale bisogna andare indietro nel tempo di quasi trent’anni, esattamente al 1993, ovvero agli albori della Lazio dell’era Cragnotti. Dal Torino, per una cifra assolutamente ragguardevole per l’epoca (14 miliardi di lire, 7 milioni del nuovo conio), arrivò Luca Marchegiani, estremo difensore che svolgeva il ruolo di vice-portiere in nazionale.

L’epoca di Marchegiani alla Lazio durò dieci anni, gli ultimi tre da riserva di Peruzzi, prima di chiudere la carriera con la maglia del Chievo Verona, dove dimostrò di essere ancora tra i migliori portieri in circolazione nonostante l’avvicinarsi della soglia fatidica dei quarant’anni. Marchegiani è stato il portiere del secondo scudetto e delle grandi vittorie in ambito europeo: era lui a difendere i pali nei trionfi in Coppa delle Coppe e nella magica serata di Montecarlo dell’agosto 1999, quando la Lazio vinse la Supercoppa Europea ai danni del Manchester United di Alex Ferguson.

Giuseppe D'Alto
Giuseppe D'Alto
Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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