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Morto Freddy Rincon, Taglialatela ricorda El Coloso: ‘Quella volta con la parrucca bionda a Riga’

Non ce l’ha fatta Freddy Rincon. L’ex calciatore colombiano di Napoli e Real Madrid era ricoverato in un ospedale di Cali dopo il gravissimo incidente in cui è rimasto coinvolto nella notte tra domenica 10 e lunedì 11 aprile. Fin da subito le condizioni del 55enne sono parse critiche, ma con il passare delle ore la situazione è peggiorata.

L’auto a bordo della quale viaggiava Rincon

Rincon era stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico dopo l’incidente stradale

Dopo le 22:00 di mercoledì 13 aprile ora locale è stata confermata che la morte cerebrale dell’ex gloria della nazionale colombiana. Dopo il gravissimo incidente era stato sottoposto ad una delicata operazione che non gli ha salvato la vita. I medici si erano riservati la prognosi sottolineando che, nonostante l’intervento chirurgico, le sue condizioni erano gravissime. L’auto sulla quale viaggiava Rincón si è scontrata con un pullman che sembra abbia passato l’incrocio di una centralissima strada di Cali, in Colombia, con il semaforo rosso.

Si indaga sulla dinamica del sinistro: il conducente dell’autobus negativo all’alcol test

Almeno 5 le persone che sono rimaste ferite nello scontro. Il sottosegretario, Edwin Candelo , ha informato che all’autista del bus dei mezzi pubblici è risultato negativo all’alcol test. Sono in corso indagini per accertare la dinamica dell’incidente mortale. Pare che alla guida dell’auto non ci fosse Rincon. “Era un estroso, aveva una tecnica incredibile, poteva inventare di tutto in campo. Persona eccezionale, mai sopra le righe, parlava sempre nei momenti giusti e nei modi giusti. Parlava poco, ma lo faceva in maniera impeccabile. E tutti lo ascoltavano. Regalava pillole di saggezza” – ha ricordato Roberto Bordin, compagno di squadra del centrocampista al Napoli.

L’ex attaccante del Parma Faustino Asprilla aveva pubblicato sul profilo social una foto con Rincon accompagnata da un messaggio di incoraggiamento nella speranza che si riprendesse. “Riposa in pace” – ha scritto René Higuita.

Bordin: ‘Regalava pillole di saggezza’, Taglialatela: ‘Era diventato uno di famiglia’

Commosso il ricordo di Pino Taglialatela su Instagram: “Abbiamo passato un anno splendido insieme, hai avuto qualche problema ad ambientarti ma grazie al tuo splendido carattere sempre positivo e sorridente sei diventato uno di “famiglia” nel Napoli. È bastato poco per diventare amici, davvero poco, e lo siamo stati sempre. Voglio ricordare quella trasferta a Riga e il dopo gara in hotel a festeggiare il passaggio di turno con tutti in una stanza, tu entrasti con una parrucca bionda ridemmo fino all’alba tutti insieme e oggi tutti insieme piangiamo per darti l’ultimo saluto amico mio”.

Valderrama lo spinse al Real Madrid dopo la stagione a Napoli, quel 5 a 0 all’Argentina al Monumentale

Soprannominato El Coloso, si racconta che fu Valderrama a recitare un ruolo nel suo trasferimento al Real Madrid. Rincon ha vestito la maglia azzurra nella stagione 1994/95 con Boskov in panchina. C’era un giovanissimo Fabio Cannavaro ma anche il compianto Carmelo Imbriani tra i suoi compagni di squadra in quella stagione che i partenopei chiusero al 7° posto (furono eliminati agli ottavi di Coppa Uefa ed ai quarti di finale in Coppa Italia). Il centrocampista ha totalizzato 28 presenze e 7 reti.

Il centrocampista è stato uno dei giocatori della generazione Colombiana che ha sconfitto l’Argentina 5-0 allo Stadio Monumentale. Il gruppo comprendeva giocatori come Carlos Valderrama, Faustino Asprilla, Adolfo Valencia, Wilson Pérez, Óscar Córdoba , tra gli altri. 84 le gare disputate con la Nazionale dei Cafeteros con 17 reti all’attivo.  Nato a Buenaventura, ha vestito anche le maglie Palmeiras, Corinthians e America di Cali.

Redazione
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Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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