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Come la roulette è diventata la regina del casinò

Les jeux sont faits, rien ne va plus: quante volte, al cinema o nella musica, abbiamo sentito questa frase? Entrata nel linguaggio comune per indicare che ormai quel che è fatto è fatto, si tratta di un’espressione che trova origine in un gioco ben specifico: la roulette. La ruota numerata ha travalicato i confini del casinò, giungendo al linguaggio quotidiano anche tramite le tante rappresentazioni che ne sono state date in diverse opere di cultura popolare; ma come è diventata l’intrattenimento più iconico e offerta irrinunciabile per qualsiasi casinò? 

In realtà, l’idea di una ruota che si fermi in un punto casuale nasce decisamente prima del casinò: da ben presto, infatti, il concetto di affidare un esito al caso, sotto forma di ruota destinata a fermarsi in un punto imprevedibile, si è rivelato carico di fascino. Alcune testimonianze, per esempio, riferiscono di un intrattenimento comune tra soldati greci e romani: un oggetto rotondo, come una ruota di carro o uno scudo, veniva fatto ruotare su un perno, e arrestandosi avrebbe indicato un punto associato a un esito predeterminato. Manca l’idea della pallina, certo, già è ben presente l’associazione tra casualità e movimento rotatorio.

Del resto, anche nel Medioevo emergono intrattenimenti legati all’imprevedibilità del momento in cui una ruota si sarebbe fermata: un concetto che, nel suo valore simbolico, viene ripreso anche da opere letterarie di Geoffrey Chaucer e Giovanni Boccaccio. Più concretamente, invece, tra Medioevo e Rinascimento in Italia e Francia si diffondo numerosi giochi basati in tutto o in parte sul movimento di una ruota. Tra questi la girella, diffusa soprattutto nell’odierna Toscana e basata su una ruota che spingeva una pallina verso un bordo rinforzato e contrassegnato da caselle, e il biribisso, simile alla tombola ma con puntate molto particolari. Quest’ultimo si basava su numeri estratti manualmente, come appunto la tombola, ma sui quali si poteva puntare secondo schemi destinati a fare le fortune della futura roulette: rosso o nero, pari o dispari, settori di numeri e così via.

Tutti questi giochi trovano un primo punto di approdo comune nella boule, una sorta di primitiva roulette: per la prima volta il gioco viene ospitato su un unico tavolo dove una ruota concava, contrassegnata da caselle numerate, viene fatta ruotare per poi farvi cadere una pallina, destinata ad arrestarsi su una delle caselle numerate. Di queste, una avrebbe fatto vincere il banco: un’altra somiglianza che anticipa il successo delle analoghe meccaniche nei futuri, e ormai definitivi, tavoli da roulette.

Questi cominciano a comparire nella Francia del ‘700, caratterizzati da regole ormai consolidate: è in questo periodo che i primi casinò come modernamente intesi cominciano a vedere nella roulette un’offerta irrinunciabile per la propria clientela. È da questo successo d’Oltralpe, tra l’altro, che deriva il linguaggio tecnico della roulette: puntate, numeri, colori e combinazioni sono definite in francese proprio in conseguenza dell’enorme fortuna avuta dal gioco in questi anni.

Nei decenni successivi la roulette ha valicato i confini francesi ed europei, venendo portata negli Stati Uniti proprio da viaggiatori francesi: qui la roulette ha ricevuto la sua ultima grande novità, con l’introduzione dell’american roulette. Si tratta di una versione, diffusasi all’epoca nei casinò statunitensi, di una ruota contraddistinta da una doppia casella per far vincere il banco: lo zero e il doppio zero, che portavano dunque maggior vantaggio al casinò. Non che questo abbia in qualche maniera frenato il successo della roulette: lo sviluppo dei casinò americani, soprattutto a Las Vegas dove sono diventati simbolo cittadino insieme ai matrimoni, non ha mai fatto a meno dell’iconica ruota francese.

Il protagonismo della roulette dura ancora oggi, in tempi nei quali l’offerta dei casinò si concentra soprattutto online. In questo senso le potenzialità date dalla rete sono molteplici: basti pensare a come i casinò online abbiano la possibilità di inserire nella loro offerta diverse varianti della roulette, differenziando per esempio tra quella europea e quella americana, due versioni che nella loro versione fisica sono accomunate dall’essere protagoniste incontrastate nelle case da gioco delle opposte sponde dell’Atlantico. L’adozione di algoritmi dedicati alla casualità, inoltre, assicura che la roulette online abbia un grado di affidabilità perfino maggiore di alcune roulette fisiche, le cui particolarità costruttive hanno condotto ad alcuni affascinanti studi volti a prevederne il comportamento.

Se oggi la roulette è la regina del casinò, dunque, non è certo per caso: la ruota e i numeri hanno da sempre affascinato per la loro imprevedibilità, perfetta per un intrattenimento destinato a diventare irrinunciabile nell’offerta di ogni casinò.

Redazione
Redazione
Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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