Il gruppo era formato da 4 colleghi del comando di Chieti: ricerche durate oltre 12 ore
Sono stati trovati privi di vita i due vigili del fuoco dispersi dalla sera del 30 aprile nel territorio di Pennapiedimonte, in località Balzolo, all’interno del Parco Nazionale della Maiella. I due uomini, entrambi 43enni e in servizio presso il comando provinciale di Chieti, erano impegnati in un’escursione privata – quindi fuori dal servizio – con altri due colleghi. Le vittime sono Nico Civitella ed Emanuele Capone. Sul luogo delle difficili operazioni di recupero delle due salme dei vigili del fuoco sono arrivati i loro familiari. Alcuni sono stati colpiti da malore e sono stati soccorsi dai medici
L’escursione e l’allarme nella serata del 30 aprile
La segnalazione della scomparsa era giunta ai soccorritori intorno alle ore 19:35 del 30 aprile. I quattro vigili del fuoco, tutti in giornata libera, si trovavano nella forra del fiume Avello, una zona impervia caratterizzata da crepacci e vallate scoscese. Durante l’escursione, i due poi deceduti sono scivolati in un crepaccio.
Le operazioni di soccorso e il ritrovamento, salvi in due
Le ricerche sono iniziate immediatamente e sono proseguite per tutta la notte, rese estremamente complesse dalla morfologia del territorio. Le squadre coinvolte includevano unità dei vigili del fuoco, il soccorso alpino e speleologico, il 118, la Protezione civile, le forze dell’ordine e militari del 9° Reggimento Alpini dell’Aquila. Il Centro Coordinamento Soccorsi è stato attivato in Prefettura a Chieti, sotto la direzione del prefetto Gaetano Cupello.
Nella mattinata del 1° maggio, poco dopo mezzogiorno, è arrivata la tragica conferma del decesso. I due colleghi, invece, sono stati individuati e tratti in salvo durante la notte: uno ha riportato lievi escoriazioni, l’altro è stato trasportato all’ospedale di Chieti, ma non è in pericolo di vita.
Il cordoglio delle istituzioni
Il Capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco, prefetto Attilio Visconti, ha espresso il proprio dolore:
“Ho seguito con apprensione l’esito delle ricerche. Esprimo la mia più grande vicinanza alle famiglie dei due giovani, ai colleghi di Chieti e a tutto il Corpo Nazionale. I nostri vigili mantengono alta la preparazione anche fuori servizio, animati da una passione che merita riconoscimento e rispetto.”
I familiari e il dolore sul luogo della tragedia
Durante le operazioni di recupero, ancora in corso al momento della stesura di questo articolo, i parenti delle vittime si trovavano sul posto. Alcuni di loro sono stati colti da malore e assistiti dal personale sanitario del 118, presente con più ambulanze.
La zona dell’incidente è una delle più difficili da raggiungere nel Parco della Maiella, e questo ha contribuito a rallentare le operazioni. Il recupero delle salme è ancora in corso e viene effettuato da personale specializzato in ambienti impervi.
Le vittime
I due uomini deceduti erano noti e stimati nel comando di Chieti. Le comunità locali, i colleghi e le istituzioni hanno espresso messaggi di cordoglio unanime.
“Esprimiamo la nostra sincera partecipazione al dolore delle famiglie, dei colleghi e di tutti coloro che li hanno conosciuti e stimati.”