Molestie durante il concertone a RomaMolestie durante il concertone a Roma

La giovane casertana salvata da un’amica, arrestati tre studenti

Una giornata di musica e festa si è trasformata in un incubo per una ragazza di 25 anni, molestata in mezzo alla folla durante il Concertone del Primo Maggio a Roma, in piazza San Giovanni. Approfittando della calca e del caos, tre uomini l’hanno circondata e palpeggiata, prima di fuggire tra la gente. A salvarla è stata l’amica che era con lei, intervenuta prontamente e urlando per attirare l’attenzione.

‘Ero pietrificata, molestata quando ero bambina’

Gli aggressori, tre studenti universitari tra i 22 e i 24 anni di origine tunisina, sono stati rintracciati poco dopo dalla polizia, grazie alle dettagliate descrizioni fornite dalla vittima. Processati per direttissima, hanno negato ogni addebito. Il giudice ha disposto per tutti e tre l’obbligo di firma quotidiano.

“Ero pietrificata, non riuscivo a difendermi”, ha raccontato la ragazza al Messaggero, rivelando di essere stata sopraffatta dalla paura e da un trauma pregresso che si è riattivato in quei momenti. “Mi ha fatto tornare a quando ero piccola. Un trauma per il quale vado in cura da anni”.

Partita da Caserta insieme all’amica per godersi un giorno di svago, la giovane non si aspettava di vivere un’esperienza tanto sconvolgente. Maria si era allontanata un attimo per prendere qualcosa da bere con l’amica Sonia. Quando hanno provato a farsi largo tra la folla per avvicinarsi al palco è successo di tutto.

‘Mi toccavano ovunque, erano spavaldi’

“Mi toccavano ovunque. Puzzavano di alcol ed erano spavaldi”, ha aggiunto, descrivendo i momenti in cui, stretta nella folla, ha perso il controllo. Solo l’intervento dell’amica ha interrotto l’aggressione, mentre i tre si dileguavano, minacciandola con frasi come: “Stai zitta e fatti gli affari tuoi”.

Due agenti in borghese, presenti tra il pubblico, sono riusciti a individuare i responsabili e bloccarli poco dopo. La vittima è stata accompagnata in ospedale per ricevere le cure e gli accertamenti necessari. La vicenda ha sollevato l’ennesimo allarme sulla sicurezza durante grandi eventi pubblici e sull’importanza di garantire spazi protetti per tutti.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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