La caduta in via Lattanzio e la disperata corsa in ospedale
A Barletta, un giro in bicicletta si è trasformato in tragedia intorno alle 18:30 di lunedì 5 maggio. Un bambino di 4 anni è morto cadendo da una bici a pedalata assistita guidata dal padre. Il fatto è avvenuto nel pomeriggio di lunedì 5 maggio, in una zona in pendenza della città, in via Lattanzio.
Una discesa fatale
Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo percorreva una rampa molto ripida quando ha perso l’equilibrio. Il figlio, seduto dietro di lui, è stato sbalzato a terra. L’impatto ha causato un grave trauma cranico. É stato immediatamente trasportato al pronto soccorso dell’ospedale Dimiccoli dove è deceduto dopo tre ore in cui il personale medico ha tentato di rianimarlo.
Aperta un’inchiesta
La Procura di Trani ha aperto un fascicolo. L’ipotesi di reato è omicidio colposo, ma si attendono i risultati dei rilievi della polizia scientifica. Anche la bici è stata sequestrata per verificare eventuali malfunzionamenti tecnici.
Il dolore del quartiere
Il quartiere 167 di Barletta è stato scosso dalla tragedia. Il comitato di zona ha diffuso una nota carica di dolore e rispetto: “Questo è il tempo del silenzio. Ogni parola è superflua di fronte a una perdita così crudele”. L’incidente “spezza il cuore” del comitato di un quartiere “ferito, che piange con chi ha perso tutto” – si legge nella nota stampa. “Ogni riflessione, ogni analisi, ogni altra considerazione è rimandata Ora c’è solo lo spazio per il dolore, da vivere con dignità e rispetto. Alla famiglia, la nostra più profonda solidarietà”, Anche il sindaco ha manifestato il proprio cordoglio. “Come padre e come nonno, sono sgomento per la morte del piccolo Checco, ingiusta, inspiegabile, incomprensibile” – ha dichiarato Cosimo Cannito.
Il lutto di un’intera comunità
La comunità si è stretta attorno alla famiglia. “Ci stringiamo in un abbraccio ideale e silenzioso – si legge nella nota – a due genitori devastati da un dolore che nessuno dovrebbe mai provare. La vita di un bambino è fragile e preziosa. Questa tragedia spezza il cuore di tutti”.
Il tempo della riflessione
Il comitato ha anche invitato a rimandare ogni analisi o polemica: “Ora è il momento del lutto, della compassione, della dignità. Le domande verranno dopo. Adesso c’è solo spazio per il dolore e il rispetto”.