Alla vigilia della partenza per L’Isola dei Famosi, Mario Adinolfi ha rilasciato un’intervista al settimanale Chi in cui, parlando del possibile incontro con Carly Tommasini – modella transgender che sarà con lui in Honduras – si è definito “il vero discriminato”.
‘Non ho problemi a relazionarmi con chi la pensa diversamente da me’
“Carly Tommasini? Ha il suo vissuto, le sue idee. Non ho problemi a relazionarmi con chi la pensa diversamente da me. Sono io, semmai, quello che subisce disprezzo”, ha dichiarato Adinolfi.
Poi ha aggiunto: “Non sono omofobo né transfobico. Anzi, spesso trovo contatto con chi è distante dalle mie idee. Ma questo non significa che non le difenda. La mia esistenza si costruisce su di esse”.
Una posizione controversa, soprattutto alla luce di sue passate affermazioni sui social, dove definì le donne trans come “uomini tristi con tett3 di silicone”.
‘Si parla solo di unioni civili e famiglie arcobaleno’
Nell’intervista ha poi spostato l’attenzione sul tema della famiglia, a suo dire trascurato nel dibattito pubblico: “In Italia ci sono 29 milioni di persone sposate, ma si parla solo di unioni civili e famiglie arcobaleno. E la famiglia monoreddito? Quando ne parleremo?”.
E ancora: “La mia vita è piena di errori, come quella di tutti. Il mondo della fede è un ospedale da campo. Non sono un santo, ma difendo ciò in cui credo”.
Una partecipazione, la sua all’Isola, che si preannuncia ricca di tensioni dialettiche, con il rischio concreto che il reality diventi un palcoscenico per battaglie ideologiche.