Valentina GrecoValentina Greco

Una vita dedicata ai diritti umani, lontano da Cagliari

È mistero sulla scomparsa di Valentina Greco, 42 anni, originaria di Cagliari ma residente da alcuni anni in Tunisia, a Sidi Bou Said, pittoresco villaggio vicino Cartagine. Da nove giorni nessuno ha più notizie della donna, impegnata in attività di cooperazione umanitaria nel Nord Africa. L’ultimo contatto risale al 9 luglio, quando la madre l’ha sentita brevemente al telefono: la linea era disturbata, ma nulla lasciava presagire quanto sarebbe accaduto dopo.

L’ultima telefonata: quel cellulare che non ha più squillato

Nei giorni successivi, il cellulare è rimasto spento e Valentina non si è più fatta sentire. All’inizio la famiglia non si è allarmata: Valentina vive da sola, aveva già avuto problemi tecnici con il telefono. Ma con il passare delle ore e poi dei giorni, l’assenza di comunicazioni è diventata un’angoscia crescente. Il fratello Alessio ha lanciato un appello nei gruppi social frequentati dagli italiani in Tunisia, nella speranza che qualcuno potesse fornire notizie utili. Finora però, nessuna segnalazione è arrivata. Di lei, nessuna traccia.

L’allarme della famiglia e la mobilitazione social

A quel punto, la famiglia – che a Cagliari gestisce un’edicola molto nota nel quartiere – si è rivolta ai carabinieri per presentare denuncia di scomparsa. A muoversi è stata anche l’associazione Penelope, specializzata nella ricerca di persone scomparse, che ha immediatamente coinvolto il Commissario straordinario del Governo italiano per i casi come questo. Intanto la Farnesina si è attivata tramite l’ambasciata d’Italia a Tunisi, che – fanno sapere dal ministero degli Esteri – sta seguendo il caso “con la massima attenzione”. L’ambasciata ha trasmesso alle autorità tunisine ogni informazione utile, sollecitando l’apertura di un’indagine. Anche i tentativi di contatto diretto, attraverso i numeri forniti dalla madre, sono rimasti senza risposta.

Sopralluogo a casa: tutto in ordine, ma mancano cellulare e PC

Un primo sopralluogo della polizia tunisina nell’appartamento di Valentina non ha rivelato segni di effrazione. La casa era in ordine, ma mancavano due oggetti fondamentali: il cellulare e il computer. I suoi gatti, molto amati dalla donna, erano stati lasciati soli. Un dettaglio che ha insospettito ancora di più i familiari: Valentina non li avrebbe mai abbandonati senza organizzarsi, e in passato – anche per brevi assenze – si era sempre premurata di affidarli a un amico veterinario.

Le segnalazioni delle amiche e l’ipotesi di un uomo respinto

Il fratello della donna si recherà a Sidi Bou Said nel fine settimana, per seguire da vicino le ricerche. Intanto, alcune amiche della 42enne – interpellate dai media sardi – hanno raccontato che Valentina, nei mesi scorsi, avrebbe ricevuto attenzioni insistenti da parte di un uomo, respinte con fermezza. Un elemento che potrebbe avere un peso nelle indagini e che ora sarà verificato dalle autorità locali.

Nel frattempo, l’intera comunità di Cagliari si stringe attorno alla famiglia, nella speranza che Valentina sia ritrovata sana e salva. A Sidi Bou Said il suo appartamento resta chiuso, i suoi animali soli e la sua assenza sempre più inquietante.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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