Michela MitiMichela Miti

«Ora vivo in periferia, lungo la via Casilina. Un bel salto all’indietro, visto che sono stata sempre a Vigna Clara, posto chic…», racconta Michela Miti, 62 anni, attrice simbolo della commedia sexy all’italiana, diventata celebre accanto ad Alvaro Vitali in pellicole cult come Pierino contro tutti. Oggi, però, la sua vita è cambiata drasticamente.

Dalla popolarità agli aiuti della Caritas

Michela Miti rivela al settimanale Gente di vivere una situazione economica drammatica. «Sopravvivo grazie alla Caritas. Mi sono capitati tanti guai: ho perso mia madre, ho subito cadute e mi sono rotta un menisco. Non posso lavorare, l’operazione sarebbe troppo costosa».

Una casa senza gas e con sfratto imminente

Vive in 70 metri quadri che erano della madre, ma dovrà lasciarli a settembre. «Ho ricevuto una proroga, ma non ho più il gas. Cucino con un fornelletto elettrico. Dopo la morte del mio compagno, Alberto Bevilacqua, mi ero trasferita da mia madre. Ora sono sola».

Nessuna eredità, solo ricordi

Nonostante una lunga relazione con lo scrittore e regista Alberto Bevilacqua, Michela non ha ricevuto alcuna eredità. «Era un amore totale, viscerale. Quando stava per intestarmi i diritti dei suoi libri, ebbe il crollo che lo portò alla morte. Non voglio parlare delle vicende legali con la sua famiglia».

Tra Fellini, ricordi e resilienza

La Miti ha lavorato anche con Federico Fellini, che la voleva sempre sul set: «Mi chiamavano per calmarlo, quando si arrabbiava. Mi vedeva e diceva: ‘C’è Michelina, stop!’». Ora vive con discrezione, senza pensione e senza entrate. «Ho venduto tutto, anche l’ambra di Alberto. Esco con gli occhiali da sole, ma sorrido sempre a chi mi riconosce».

Una storia personale che riaccende i riflettori su un volto noto di ieri, oggi dimenticato da molti ma ancora vivo nel ricordo di una generazione.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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