Alvaro Vitali nelle vesti di PierinoAlvaro Vitali nelle vesti di Pierino

Alvaro Vitali era ricoverato da due settimane, aveva 75 anni

Alvaro Vitali, attore e comico italiano celebre per il personaggio di Pierino, è morto a Roma nel tardo pomeriggio, all’età di 75 anni. Ricoverato da due settimane per una broncopolmonite recidiva, le sue condizioni si erano aggravate negli ultimi giorni. A confermarlo è stata la sua ex moglie Stefania Corona, con cui aveva condiviso una lunga storia d’amore e lavoro.

Pierino e il successo nel cinema popolare

Nato a Roma il 3 febbraio 1950, Alvaro Vitali è stato uno degli attori simbolo del cinema comico e popolare italiano degli anni ’70 e ’80. Il suo nome è indissolubilmente legato a quello di Pierino, personaggio irriverente e scanzonato, protagonista di una fortunata serie di film di grande successo commerciale, tra cui:

  • Pierino contro tutti (1981)
  • Pierino colpisce ancora (1982)
  • Pierino medico della Saub (1981)

Il personaggio, volutamente sopra le righe, fece di Vitali un idolo generazionale, amatissimo soprattutto dal pubblico più giovane, e ancora oggi icona della commedia trash e demenziale italiana.

Un talento scoperto da Fellini

Pochi sanno che Vitali fu scoperto da Federico Fellini, che lo volle in “Satyricon” (1969) e successivamente in “Amarcord” (1973), dove interpretava un allievo del professor Aziza. Fellini vedeva in lui una maschera autenticamente romana e grottesca, capace di incarnare con naturalezza il folklore urbano. Ha recitato in oltre 150 film.

Vita privata, crisi e un appello d’amore

Negli ultimi anni, Vitali aveva vissuto un periodo difficile, tra problemi di salute e la separazione da Stefania Corona, sua compagna di scena e di vita che si è legata sentimentalmente al loro autista. In una lettera pubblicata da Dipiù, l’attore aveva lanciato un accorato appello per ricucire il loro rapporto:

“Mi hai lasciato per un errore, ma ti amo ancora. Proviamo a ricominciare, non buttiamo via tutto.”
Corona aveva chiarito in tv: “Non mi sono innamorata di un altro. Eravamo già in crisi da tempo”.

La risposta della donna non si è fatta attendere. “È un attore, gli servo solo per comodità. I ​​suoi figli non hanno voluto che i nipoti mi chiamassero nonna”.

Oltre Pierino: una carriera tra comicità e malinconia

Sebbene fortemente identificato con il personaggio di Pierino, Vitali partecipò a numerosi altri film del genere “commedia sexy all’italiana”, spesso al fianco di Edwige Fenech, Renzo Montagnani e Gloria Guida. Tra i suoi titoli più noti si ricordano:

  • La poliziotta fa carriera (1976)
  • La liceale nella classe dei ripetenti (1978)
  • L’insegnante va in collegio (1977)
  • La dottoressa ci sta col colonnello (1980)
  • Sesso e volentieri (1982)

Si trasformò in Jean Todt per Striscia

Con il tramonto delle commedie sexy di cui fu protagonista sparì dalle scene per tornare a Striscia la notizia nei panni di Jean Todt, allora direttore della Scuderia Ferrari, e di altri personaggi. Nel 2006 ha partecipato alla terza edizione del reality La fattoria ma ha dovuto abbandonare il reality show per problemi di asma. Ha partecipato a spettacoli teatrali e trasmissioni tv, mantenendo intatto l’affetto del pubblico. Appena poche settimane fa era stato ospite di Paolo Del Debbio a Dritto e Rovescio dove aveva parlato con entusiasmo del suo ritorno al cinema.

Alvaro Vitali e Stefania Corona
Alvaro Vitali e Stefania Corona

L’eredità di un’icona pop

Alvaro Vitali lascia un’impronta profonda nella cultura popolare italiana. Il suo umorismo fisico, la mimica esasperata, i giochi di parole e l’aria da eterno ragazzo romano gli hanno garantito un posto nel cuore del pubblico e nella memoria collettiva.

Nonostante le critiche della critica ufficiale, la sua comicità ha attraversato decenni, facendo ridere intere generazioni.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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