Il corpo della vittima è stato trasportato all'ospedale di LagonegroIl corpo della vittima è stato trasportato all'ospedale di Lagonegro

Sospetto caso di botulino, 9 intossicati nella Riviera dei Cedri

Il panino che doveva essere un semplice spuntino vacanziero si è trasformato in un incubo. Una tragedia che ha scosso la Riviera dei Cedri, in Calabria, e che rischia di allargarsi a una vera emergenza sanitaria: un uomo è morto, altre nove persone sono state ricoverate, alcune in gravi condizioni. Il sospetto: un’intossicazione da botulino.

Chi era la vittima: Luigi Di Sarno

Luigi Di Sarno, 53 anni, residente a Cercola (Napoli), era in vacanza a Diamante. Aveva acquistato un panino con salsiccia e cime di rapa da un food truck della zona. Qualche ora dopo, i sintomi: vista annebbiata, dolori e vomito.

In un primo momento l’uomo si era recato in ospedale, ma poi – su consiglio telefonico delle sorelle – ha deciso di tornare a Napoli. Il viaggio però si è interrotto tragicamente: è morto durante il tragitto, accasciandosi sul volante dell’auto lungo l’A2 del Mediterraneo, all’altezza di Lagonegro (Potenza). I soccorsi sono stati inutili.

I sintomi e i casi collegati

A partire dalla sera di mercoledì, sono almeno nove le persone colpite da sintomi compatibili con un’intossicazione alimentare grave. Tra queste, due 17enni, prime vittime della notte, sono ricoverate in terapia intensiva a Cosenza, così come due donne di circa 40 anni.

I pazienti presentano i classici sintomi da botulino: offuscamento della vista, difficoltà respiratorie, nausea. Ad alcuni di loro è già stato somministrato il siero immunitario antitossina botulinica, spedito d’urgenza da Taranto. Altre sette dosi sono arrivate da Roma con l’eliambulanza, pronte per altri possibili casi.

Botulino? L’autopsia sarà decisiva

Il corpo di Luigi Di Sarno si trova ora nell’obitorio dell’ospedale San Giovanni di Lagonegro. L’autopsia, prevista nelle prossime ore, chiarirà le cause del decesso e confermerà o meno la presenza del botulino. Solo dopo si potranno fare valutazioni più precise.

Il sindaco: “Niente allarmismi”

Nel frattempo, il sindaco di Diamante, Achille Ordine, invita alla calma:

“Allo stato attuale non c’è alcuna evidenza certa che colleghi direttamente l’attività del food truck all’intossicazione. Sono in corso tutte le verifiche necessarie”.

In via cautelare, però, il camioncino è stato sottoposto a blocco sanitario. Campioni degli alimenti sono stati prelevati per le analisi.

Un precedente inquietante: i casi di Cagliari

Quello di Diamante non è un caso isolato. Alla fine di luglio, a Cagliari, otto persone sono state ricoverate per un’intossicazione simile. Tra queste, un bambino di 11 anni, trasferito d’urgenza al Policlinico Gemelli di Roma, dove è ancora in terapia intensiva pediatrica. Gli altri sono tuttora ricoverati negli ospedali Brotzu e Policlinico.

Cosa sappiamo sul botulino?

Il botulismo alimentare è una rara ma grave intossicazione causata da tossine prodotte dal Clostridium botulinum. Si sviluppa in condizioni di conservazione errata degli alimenti, spesso nei prodotti artigianali o conservati male. I sintomi possono insorgere anche dopo diverse ore dall’assunzione e includono paralisi muscolare, difficoltà respiratorie e visive, fino alla morte.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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