Ciro LuongoCiro Luongo

Il 58enne Ciro Luongo accoltellato al culmine di una lite

Un violento dramma familiare si è trasformato in omicidio nella serata di lunedì 18 agosto 2025. L’ispettore di polizia Ciro Luongo, 58 anni, in servizio presso il Commissariato di Giugliano in Campania, è stato trovato senza vita nella sua abitazione di viale delle Margherite.

Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo sarebbe stato ucciso a coltellate al termine di una lite degenerata con il figlio ventunenne della compagna, attualmente fermato dalle forze dell’ordine.


Una lite familiare finita nel sangue

Gli investigatori hanno rapidamente escluso collegamenti con l’attività professionale di Luongo: non si tratterebbe quindi di un omicidio legato al suo ruolo nella Polizia di Stato, ma di un episodio di natura strettamente familiare.

Dalle prime informazioni, la discussione tra l’ispettore e il giovane sarebbe esplosa all’improvviso, sfociando in una feroce aggressione. Il ragazzo avrebbe colpito ripetutamente l’uomo con un coltello, infliggendogli numerose ferite mortali.

Quando i carabinieri e il personale del 118 sono arrivati sul posto, per l’ispettore non c’era più nulla da fare.


La fuga e il fermo del ventunenne

Subito dopo l’omicidio, il presunto killer – il figlio della compagna di Luongo – si è dato alla fuga, facendo perdere le sue tracce. Per diverse ore è stata attivata una vera e propria caccia all’uomo, condotta congiuntamente da Carabinieri e Polizia, coordinati dalla Procura di Napoli Nord.

In tarda serata il giovane è stato rintracciato e fermato. Resta da chiarire se sia già stato formalmente sottoposto a fermo o se la sua posizione sia ancora in fase di valutazione da parte degli inquirenti.


Chi era Ciro Luongo

Ciro Luongo era considerato un poliziotto esperto e stimato, un professionista di lungo corso che negli anni aveva saputo farsi apprezzare sia sul lavoro che nella comunità locale. Colleghi e conoscenti lo descrivono come una persona equilibrata, dedita al suo mestiere e rispettata da tutti.

La notizia della sua morte ha scosso profondamente il commissariato di Giugliano, dove prestava servizio, e la città di Melito, che si ritrova al centro di un dramma familiare dai contorni ancora tutti da chiarire.


Le indagini e i prossimi passi

Gli inquirenti stanno ora ricostruendo la dinamica precisa dell’omicidio e i motivi che hanno scatenato la lite. Le ipotesi al vaglio sono due:

  • un astio covato da tempo tra l’ispettore e il giovane,
  • oppure un raptus improvviso che avrebbe innescato la furia omicida del ragazzo.

La Procura di Napoli Nord attende i primi risultati dell’autopsia e le testimonianze dei familiari per delineare un quadro più chiaro della vicenda.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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