Tragedia sul Sile, muore annegato per recuperare il palloneTragedia sul Sile, muore annegato per recuperare il pallone

Il gioco finito in tragedia

Un pomeriggio di svago si è trasformato in tragedia a Treviso. Shayan Raha Muhammad, 22 anni, di origini pakistane e richiedente asilo, ha perso la vita venerdì 5 settembre, dopo essere caduto nel fiume Sile. Secondo le prime ricostruzioni, il giovane avrebbe tentato di recuperare un pallone caduto in acqua, ma è stato risucchiato dalla corrente, scomparendo sotto gli occhi attoniti dei passanti.

Il dramma si è consumato intorno alle 15:30 in centro città, all’altezza del ponte di San Martino, in una zona molto frequentata da residenti e turisti.

Il tuffo e la scomparsa

L’amico che era con lui ha raccontato ai soccorritori di aver visto Shayan tuffarsi, immergersi con la testa sott’acqua e poi sparire nel nulla. A pochi metri di distanza, infatti, si trova una cascata legata a una centrale Enel che genera forti mulinelli, capaci di trascinare a fondo anche nuotatori esperti.

Non è ancora chiaro se il giovane si sia tuffato soltanto per recuperare il pallone con cui stava giocando o anche per rinfrescarsi dopo il caldo. In ogni caso, il fiume non gli ha lasciato scampo.

I soccorsi immediati

I primi ad accorrere sono stati alcuni passanti, che hanno subito allertato i soccorsi. In pochi minuti sono arrivati i vigili del fuoco con dieci uomini e un gommone, affiancati poi dai sommozzatori di Venezia.

Le operazioni si sono concentrate nel tratto tra il ponte di San Martino e Riviera Margherita, dove il fiume costeggia i giardinetti di via Toniolo. È proprio qui che, dopo minuti di ricerche, il corpo senza vita di Shayan è stato individuato e recuperato.

Sul posto sono intervenuti anche polizia, polizia locale e personale del Suem, che non hanno potuto far altro che constatare il decesso del giovane.

Una tragedia davanti a tutti

Il dramma si è consumato in pieno centro, davanti a decine di persone. Testimoni oculari hanno raccontato di aver visto il ragazzo gettarsi in acqua e poi lottare contro la corrente, fino a scomparire tra i mulinelli. L’immagine del corpo che riaffiorava poco più avanti ha lasciato sotto shock i presenti.

L’amico che era con lui è rimasto sotto choc e ha riferito: “L’ho visto buttarsi, è andato giù e non è più riemerso. Non ci potevo credere, pensavo stesse scherzando”.

Shayan, un ragazzo che cercava futuro

Shayan Raha Muhammad aveva solo 22 anni e stava cercando una nuova vita in Italia. Arrivato come richiedente asilo, viveva a Treviso da tempo e cercava di integrarsi, costruendo legami e un futuro migliore. La sua scomparsa improvvisa lascia nello sconforto la comunità di connazionali e chi lo conosceva.

Un fiume pericoloso

Il Sile, che attraversa il cuore di Treviso, è un fiume affascinante ma insidioso. In diversi tratti, soprattutto vicino a cascate e centrali, si formano mulinelli e correnti improvvise che rendono le acque molto pericolose.

Le forze dell’ordine hanno invitato i cittadini a prestare la massima attenzione ed evitare tuffi improvvisati, soprattutto nei punti più rischiosi.

Una comunità sotto choc

La notizia della morte di Shayan si è diffusa rapidamente in città, lasciando sgomento e tristezza. Molti hanno voluto lasciare un pensiero sui social, ricordandolo come un ragazzo gentile, sorridente e sempre disponibile.

Il sindaco e le autorità locali hanno espresso cordoglio per la tragedia e ribadito la necessità di sensibilizzare i giovani sui pericoli dei corsi d’acqua.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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