Dmytro Shuryn e Sagor BalaDmytro Shuryn e Sagor Bala

Dmytro Shuryn fermato per il delitto di Sagor Bala

Il corpo smembrato di Sagor Bala, 21 anni, aiuto cuoco originario del Bangladesh, è stato trovato in un sacco abbandonato in periferia. Accanto, la bicicletta con cui si era allontanato la sera del 18 settembre, data in cui era stato dichiarato scomparso.

La svolta è arrivata lunedì sera, quando un passante ha notato il sacco e ha dato l’allarme. L’attenzione degli inquirenti si è subito rivolta ad una persona che il giovane aveva conosciuto sul luogo di lavoro. La Procura di Spoleto ha disposto il fermo del cuoco Dmytro Shuryn, 33 anni, cittadino ucraino ed ex collega della vittima.


Il fermo e le accuse

All’uomo vengono contestati i reati di omicidio, distruzione e occultamento di cadavere. Secondo il procuratore capo Claudio Cicchella, i gravi indizi raccolti non lasciano spazio a dubbi sul coinvolgimento del 33enne.

Shuryn era già stato ascoltato nei giorni scorsi come persona informata sui fatti, ma si era avvalso della facoltà di non rispondere. La Procura ha deciso di procedere con il fermo dopo aver acquisito testimonianze e immagini di videosorveglianza considerate “riscontri univoci”.


Le prove decisive

A incastrare l’ex collega sarebbero state le telecamere di abitazioni private installate vicino al luogo del ritrovamento del corpo. I filmati mostrerebbero movimenti compatibili con il trasporto del sacco e della bicicletta.

Decisive anche le testimonianze di conoscenti della vittima e vicini di casa dell’indagato. Alcuni avrebbero notato strani spostamenti e un presunto tentativo di ripulire una cantina, dove gli investigatori hanno trovato tracce riconducibili alla fase di sezionamento del cadavere.


Un debito dietro al delitto?

Il movente resta ancora da chiarire. Tra le ipotesi al vaglio c’è un piccolo credito economico che Sagor vantava nei confronti dell’amico ed ex collega. I due avevano lavorato insieme nella ristorazione fino a pochi mesi fa, mantenendo rapporti che ora appaiono più complessi di quanto sembrasse.

Gli inquirenti non escludono che la discussione sia degenerata fino all’omicidio. In casa di Shuryn sono stati sequestrati alcuni coltelli ritenuti compatibili con le ferite riscontrate.


L’indagine sulla scena del crimine

Carabinieri e RIS hanno effettuato un sopralluogo approfondito nell’abitazione dell’indagato, concentrandosi su una cantina che, secondo gli investigatori, sarebbe stata utilizzata per smembrare il corpo prima del suo occultamento.

Un testimone avrebbe anche parlato di un tentativo dell’uomo di ripulire il locale, un dettaglio che rafforzerebbe la tesi di un’azione pianificata dopo l’omicidio.


Comunità sconvolta

La notizia ha sconvolto la comunità di Spoleto e quella bengalese locale, molto legata a Sagor, giovane descritto da tutti come serio e generoso.

Amici e colleghi hanno ricordato il ragazzo con messaggi di dolore e incredulità: «Era un lavoratore instancabile, non meritava una fine così atroce», racconta un conoscente. Anche il datore non riesce a farsi pace. “Fa venire i brividi pensare che una persona che ha lavorato qui possa aver fatto una cosa del genere”.


Proseguono le ricerche

Non tutto del corpo del giovane è stato ancora ritrovato. Gli inquirenti continuano le ricerche per recuperare le altre parti, nella speranza di chiarire definitivamente le modalità dell’occultamento.

Shuryn, nel frattempo, si trova rinchiuso nel carcere di Spoleto, in attesa della convalida del fermo da parte del giudice.


Un caso che scuote l’Umbria

La Procura ha parlato di “un’indagine complessa ma supportata da prove forti”. La città di Spoleto resta attonita di fronte a un omicidio che porta con sé l’ombra di una crudeltà inaudita.

Il caso, destinato a segnare a lungo la memoria collettiva, pone ancora interrogativi sul rapporto tra vittima e indagato e sul perché un legame di lavoro e amicizia si sia trasformato in un epilogo tanto brutale.

Di Renato Valdescala

Esperienza nello sport e nella cronaca locale con quotidiani salernitani dal 1990. Con il tempo si è dedicato alla cronaca estera analizzando i fatti di maggiore rilievo con spirito critico e irriverente. Si occupa anche di approfondimenti di cronaca nazionale.

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