Il ritrovamento choc a Spoleto
La tranquillità della periferia di Spoleto è stata scossa da una scoperta agghiacciante. Un sacco nero, apparentemente abbandonato lungo una recinzione poco distante dalla ferrovia e da un’area giochi per bambini, conteneva il corpo smembrato di un giovane, il 21enne Bala Sagor, soprannominato Obi, originario del Bangladesh. A notarlo, nella mattina di venerdì, è stato un residente della zona, insospettito dalla presenza di una bicicletta elettrica appoggiata contro un muretto.
La scoperta ha subito fatto scattare l’allarme: sul posto sono giunti i carabinieri e gli uomini della scientifica. L’area è stata immediatamente transennata.
Perquisito
Gli inquirenti parlano senza esitazioni di omicidio efferato. Secondo una prima ricostruzione, il delitto non sarebbe avvenuto nel luogo del ritrovamento, ma altrove. Il corpo, verosimilmente tagliato con un’arma da taglio, sarebbe stato trasportato e poi abbandonato nel sacco.
Il procuratore Claudio Cicchella, intervenuto personalmente sul luogo, ha confermato la delicatezza delle indagini: «Non ci sono fermi, stiamo cercando di capire cosa sia accaduto». Nel pomeriggio di martedì 23 settembre le attenzioni degli investigatori si sono concentrate sull’appartamento al primo piano di un palazzo vicino via Pietro Conti, il luogo del macabro ritrovamento, dove vive uno straniero di 30 anni.
L’identità della vittima
Sebbene non vi sia ancora l’ufficialità, tutte le evidenze portano al giovane di 21 anni, originario del Bangladesh, residente da tempo in Italia. Bala Sagor, che lavorava come aiuto cuoco in un ristorante del comprensorio, era ospite di un centro di solidarietà locale e risultava scomparso dal 18 settembre.
La bicicletta elettrica trovata accanto al sacco, subito repertata dai carabinieri, sarebbe proprio la sua. Una residente della zona, ai giornalisti, ha dichiarato: «Sono certa che appartenga a quel ragazzo. Lo vedevo spesso passare da qui».
Le indagini sul campo
L’abitazione davanti alla quale è stato ritrovato il sacco è dotata di telecamere di sorveglianza. I carabinieri hanno acquisito i supporti informatici con le registrazioni, nella speranza di individuare chi abbia abbandonato il corpo.
In mattinata era stato rinvenuto un secondo sacco, sempre nella stessa area, facendo temere si trattasse di ulteriori parti del cadavere. Al suo interno, però, non è stato trovato nulla di utile.
L’autopsia e gli accertamenti
La salma è stata trasferita all’istituto di medicina legale di Perugia, dove nelle prossime ore sarà effettuata l’autopsia. L’esame potrebbe chiarire modalità e tempi della morte, oltre a fornire elementi decisivi per ricostruire la dinamica del delitto.
Parallelamente, i carabinieri del comando provinciale di Perugia e quelli della compagnia di Spoleto hanno iniziato a raccogliere testimonianze, ascoltando parenti, amici e colleghi della vittima.
Una comunità sotto shock
Il fatto che il cadavere sia stato lasciato in un’area residenziale, frequentata da famiglie e bambini, aumenta lo sgomento della comunità. «È una zona molto abitata, mai avremmo pensato di assistere a una cosa simile», racconta una residente.
Nel frattempo, la Valle Umbra Servizi ha annunciato che, su disposizione delle forze dell’ordine, il servizio di raccolta rifiuti nell’area resterà sospeso fino a nuovo ordine.