Erica Fox ritrovata dopo giorni di ricerche
È stato ritrovato il corpo di Erica Fox, la triatleta californiana di 55 anni scomparsa mentre nuotava nelle acque dell’oceano Pacifico al largo di Lovers Point, nei pressi di Monterey. Il recupero è avvenuto sabato, a circa una settimana dalla sua scomparsa, da parte dei vigili del fuoco della California e delle squadre di soccorso marittimo.
Secondo quanto confermato dalle autorità locali, il corpo è stato individuato nelle acque al largo di Davenport Beach, a circa 48 chilometri dal punto in cui la donna era stata vista per l’ultima volta. Il padre, James Fox, ha confermato ufficialmente l’identità della vittima.
L’ultimo nuotata e l’allarme dei testimoni
La mattina del 21 dicembre, Erica Fox stava partecipando a una nuotata di gruppo con i Kelp Krawlers, collettivo di appassionati di nuoto in acque libere da lei stessa cofondato oltre vent’anni fa. Il gruppo, composto da una quindicina di persone, era entrato in acqua a Lovers Point, a Pacific Grove.
Durante la traversata verso Otter Cove, alcuni nuotatori avrebbero notato uno squalo nei pressi della scogliera. Un automobilista di passaggio avrebbe poi riferito alle autorità di aver visto un grande squalo emergere dall’acqua con quello che sembrava un corpo umano tra le fauci.
Poco dopo, i nuotatori rientrarono verso riva, rendendosi conto che Erica Fox non era più con loro.
Le ricerche e il ritrovamento del corpo
Le operazioni di soccorso furono avviate immediatamente, con l’impiego di elicotteri, sommozzatori e imbarcazioni della Guardia Costiera. Dopo oltre 15 ore di ricerche infruttuose, le operazioni ufficiali erano state sospese, ma gruppi indipendenti – tra cui la Angel’s Recovery Dive Team – hanno continuato le perlustrazioni.
Sabato, il corpo è stato individuato e recuperato con l’ausilio di un sistema di corde dai vigili del fuoco della contea di Santa Cruz. Sebbene le autorità non abbiano ancora rilasciato una conferma forense definitiva, tutti gli elementi raccolti indicano che si tratti proprio di Erica Fox.
Una vita dedicata al mare e allo sport
Erica Fox era una triatleta esperta, aveva partecipato a numerose competizioni di endurance, inclusi mezzi Ironman e la celebre gara “Escape from Alcatraz”. Conosciuta per il suo amore per l’oceano, era considerata una guida e un punto di riferimento all’interno della comunità dei nuotatori.
Paradossalmente, Fox era anche una convinta sostenitrice della convivenza rispettosa con la fauna marina. Dopo un precedente attacco di squalo avvenuto nel 2022 a un altro membro del gruppo, aveva difeso pubblicamente gli animali marini, sostenendo che l’uomo fosse un ospite nel loro habitat.
“Non è un attacco, è un incontro”, aveva dichiarato in passato. “Noi entriamo nel loro mondo”.
Il cordoglio della comunità
La notizia della sua morte ha profondamente colpito la comunità di Pacific Grove. Durante una cerimonia commemorativa sulla spiaggia, amici e compagni di nuoto l’hanno ricordata come una donna solare, coraggiosa e generosa.
Il sindaco della città, Nick Smith, ha espresso il cordoglio ufficiale dell’amministrazione:
“Quando una tragedia come questa colpisce una comunità così unita, il dolore è collettivo. Erica era una presenza luminosa, amata da tutti”.
Anche il marito, Jean-François Vanreusel, ha voluto ricordarla con parole semplici:
“Ha vissuto come voleva, intensamente. Il mare era la sua casa”.
Un epilogo che scuote il mondo del nuoto in acque libere
La morte di Erica Fox riapre il dibattito sui rischi delle attività in mare aperto, anche per atleti esperti. Un episodio che scuote profondamente la comunità sportiva e che riporta l’attenzione sulla convivenza, spesso fragile, tra l’uomo e l’oceano.
Una tragedia che lascia sgomenti, ma anche una storia di passione, coraggio e amore assoluto per il mare.

