Il tribunale di OristanoIl tribunale di Oristano

L’arresto a Bosa

Un uomo di 41 anni, residente a Bosa (provincia di Oristano), è stato arrestato dai carabinieri in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. L’accusa è pesantissima: violenza sessuale aggravata ai danni di una minorenne, la figlia di 12 anni della sua ex moglie, originaria di Nuoro.

Il provvedimento è stato disposto dal Tribunale di Oristano su richiesta della Procura locale, dopo mesi di indagini che hanno portato alla raccolta di gravi indizi di colpevolezza.


Gli abusi e la denuncia

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, gli abusi sarebbero avvenuti tra aprile 2024 e luglio 2025, quando la ragazzina veniva affidata all’uomo. Le violenze sarebbero state consumate all’interno dell’abitazione dell’indagato, in momenti in cui la madre era assente.

La vicenda è emersa grazie al coraggio della minore, che ha deciso di confidarsi con la madre, raccontando nel dettaglio quanto subito. Una confessione che ha segnato l’inizio delle indagini.

“La vittima ha trovato la forza di aprirsi con la madre, che si è subito rivolta ai servizi sociali. È stato proprio questo passo a far scattare l’intervento dei carabinieri”, spiegano dall’Arma.


L’inchiesta della Procura di Oristano

Dopo la denuncia, i carabinieri – sotto il coordinamento della Procura – hanno raccolto una serie di elementi che hanno confermato la gravità delle accuse. Le testimonianze e gli accertamenti hanno delineato un quadro ritenuto coerente con la versione della vittima.

Le violazioni accertate sono state trasmesse all’autorità giudiziaria, che ha ritenuto sussistenti i requisiti per applicare la misura cautelare in carcere, ritenendo l’uomo un pericolo concreto.


Chi è l’uomo arrestato

Il 41enne, identificato come G. P., non è nuovo alle aule giudiziarie. In passato era stato:

  • condannato per maltrattamenti,
  • accusato di violenza sessuale ai danni di una persona con disabilità, accusa da cui era stato assolto dopo un lungo periodo di detenzione.

Il suo profilo giudiziario, già segnato da vicende delicate, ha aggravato il quadro e rafforzato la decisione del giudice di disporre l’arresto immediato.


Le conseguenze per la vittima

Il caso ha sollevato un forte allarme sociale, non solo a Oristano ma in tutta la Sardegna. La vittima, una bambina di soli 12 anni, dovrà affrontare un percorso di sostegno psicologico e di tutela.

Gli esperti sottolineano come, in casi di violenza intra-familiare, il coraggio della denuncia rappresenti un passaggio cruciale ma doloroso. La madre, residente a Nuoro ma domiciliata a Bosa, ha deciso di rivolgersi ai servizi sociali per proteggere la figlia e interrompere quella spirale di abusi.


Un’indagine complessa e delicata

Le indagini proseguiranno nelle prossime settimane per approfondire ogni dettaglio. Gli inquirenti intendono ricostruire la frequenza e le modalità degli abusi, ascoltare eventuali testimoni e raccogliere ulteriori riscontri.

L’impianto accusatorio si basa non solo sulla denuncia della madre, ma anche su elementi oggettivi raccolti dagli investigatori. Sarà ora il processo a stabilire le responsabilità definitive.


Una ferita aperta nella comunità

La vicenda ha scosso profondamente la comunità di Bosa e Oristano, lasciando sgomenti vicini e conoscenti della famiglia. Ancora una volta, il tema della tutela dei minori torna al centro del dibattito pubblico, con la richiesta di maggiore vigilanza e sostegno alle vittime di abusi.

Il caso conferma quanto sia fondamentale la rete tra servizi sociali, forze dell’ordine e magistratura per intercettare situazioni di pericolo e intervenire tempestivamente.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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