La dinamica del terribile impatto
Una tragedia di proporzioni immani si è consumata nel primo pomeriggio di sabato 4 ottobre 2025 lungo la statale 598 Fondovalle dell’Agri, nel territorio di Scanzano Jonico, in provincia di Matera.
Un’auto, una Renault Scenic a sette posti, su cui viaggiavano dieci persone, si è scontrata violentemente con un camion Iveco Eurostar.
L’impatto, avvenuto al chilometro 121+100, è stato devastante: quattro uomini sono morti sul colpo, mentre altri sei occupanti dell’auto sono rimasti feriti, due dei quali in condizioni gravissime.
Le vittime, secondo una prima ricostruzione, sarebbero tutte di nazionalità pakistana. Al momento, però, non è stato ancora possibile procedere all’identificazione ufficiale dei corpi, né dei feriti trasportati nei diversi ospedali della Basilicata.
I soccorsi: una scena di devastazione
L’allarme è scattato intorno alle 14:20.
Sul posto sono intervenuti in forze i Vigili del Fuoco del comando provinciale di Matera, con il supporto della sede distaccata di Policoro, il 118, diverse ambulanze e l’elisoccorso, oltre agli agenti della Polizia di Stato per i rilievi e la gestione del traffico.
La scena che i soccorritori si sono trovati davanti è stata drammatica: la Renault Scenic completamente distrutta, il camion fermo di traverso sulla carreggiata, e corpi sbalzati all’interno dell’abitacolo deformato.
I Vigili del Fuoco hanno lavorato a lungo per estrarre i feriti incastrati tra le lamiere, mentre il personale sanitario prestava le prime cure direttamente sull’asfalto.
Per quattro degli occupanti, però, non c’è stato nulla da fare: i sanitari hanno potuto solo constatarne il decesso.
Gli altri sei sono stati trasportati d’urgenza negli ospedali di Policoro, Matera e Potenza, alcuni a bordo di elicotteri sanitari. Le loro condizioni restano gravi.
Un’auto sovraccarica: dieci persone su sette posti
Dalle prime informazioni raccolte dagli investigatori, i dieci uomini – tutti di origine pakistana e verosimilmente diretti verso una località di lavoro – viaggiavano stipati all’interno della Renault Scenic, omologata per sette passeggeri.
Un sovraccarico pericoloso che potrebbe aver influito sull’esito tragico dello scontro, anche se le cause esatte dell’incidente restano ancora da accertare.
Secondo le prime ipotesi, uno dei veicoli avrebbe invaso la corsia opposta in un tratto rettilineo, ma sarà l’esame dei rilievi tecnici e delle testimonianze a chiarire la dinamica precisa.
Il tratto della statale 598 interessato dall’incidente è stato chiuso in entrambe le direzioni per diverse ore, per consentire i rilievi e la rimozione dei mezzi. L’Anas ha gestito le deviazioni del traffico verso le arterie secondarie.
Le indagini in corso
La Procura di Matera ha aperto un fascicolo per omicidio stradale.
Gli inquirenti stanno verificando se il conducente dell’auto abbia perso il controllo per distrazione, un guasto meccanico o un malore, o se sia stato coinvolto in una manovra azzardata di sorpasso.
Sotto esame anche le condizioni di lavoro e alloggio dei dieci uomini, che secondo le prime ipotesi avrebbero potuto far parte di un gruppo di braccianti agricoli impiegati nella zona ionica lucana.
Una tragedia che riaccende il tema della sicurezza stradale
L’incidente di Scanzano Jonico rappresenta l’ennesima tragedia sulle strade lucane, già teatro negli ultimi mesi di diversi sinistri mortali.
La Fondovalle dell’Agri, arteria fondamentale che collega il Metapontino al cuore della Basilicata, è spesso teatro di incidenti gravi a causa del traffico intenso e delle condizioni del manto stradale.
Le associazioni locali chiedono da tempo interventi di messa in sicurezza, illuminazione più adeguata e maggiori controlli sui limiti di velocità.
“La nostra regione non può continuare a contare morti ogni settimana – commenta un volontario della protezione civile locale –. Servono controlli più serrati e una cultura della prudenza, anche tra chi viaggia in condizioni precarie.”
Lutto e sgomento nella comunità pakistana
La notizia del terribile incidente ha scosso anche la comunità pakistana residente nel Materano e nel Metapontino, molto numerosa e radicata nel settore agricolo. La strada è rimasta chiusa a lungo per le operazioni di bonifica e per l’estrazione dei veicoli coinvolti. Una lunga coda di camion e auto si è formata ai margini del tratto interrotto.