Roberta Ghisla è morta per un boccone di traverso durante uno spuntinoRoberta Ghisla è morta per un boccone di traverso durante uno spuntino

La tragedia in via Crocetta

Una tragica fatalità ha scosso la quiete di Lodrino, piccolo comune della Valtrompia, nel tardo pomeriggio di giovedì 2 ottobre.
Roberta Ghisla, 58 anni, è morta soffocata dopo che un boccone di cibo le è andato di traverso mentre faceva uno spuntino nella sua abitazione di via Crocetta 15.

Era da poco terminato il lavoro e Roberta si stava concedendo un pasto quando, improvvisamente, ha accusato un malore. I familiari, non vedendola reagire, si sono precipitati da lei e l’hanno trovata già priva di sensi.

Immediata la chiamata al numero unico per le emergenze 112. Nel giro di pochi minuti sono arrivati i soccorritori dell’elisoccorso del Civile di Brescia, atterrato in una radura poco distante, insieme alle ambulanze della zona.

Gli operatori sanitari hanno tentato più volte di rianimarla, riuscendo a stabilizzarla solo temporaneamente. Poi la corsa disperata in ospedale, dove Roberta è stata ricoverata nel reparto di terapia intensiva.

Nonostante le cure e la costante attenzione dei medici del Civile di Brescia, le condizioni della donna sono apparse da subito gravissime.
Troppo tempo era trascorso dal momento in cui il cervello aveva smesso di ricevere ossigeno: i danni neurologici riportati sono risultati irreversibili.

La sua lotta per la vita è durata quasi ventiquattr’ore. Nel pomeriggio di venerdì 3 ottobre, Roberta si è spenta nel silenzio della terapia intensiva, lasciando sgomenti familiari e amici.

Lutto e cordoglio a Lodrino

La notizia della morte ha rapidamente fatto il giro del paese, lasciando un senso di incredulità in tutta la comunità.
Roberta Ghisla era una donna conosciuta e stimata, apprezzata per il carattere gentile, la disponibilità e la passione per la pittura, che coltivava nel tempo libero.

“Una persona piena di vita, sempre pronta ad aiutare gli altri. Non si può credere che una cosa così assurda possa accadere in un attimo”, racconta una conoscente, ancora scossa.

A ricordarla, nelle ultime ore, sono stati in tanti. Sui social e nei gruppi locali di Lodrino si susseguono i messaggi di affetto:

“La ricorderemo sempre per la sua simpatia, la cordialità, il senso del dovere e la sua maestria nel dipingere”,
si legge in uno dei post condivisi dalla comunità.

Camera ardente e funerali

La camera ardente è stata allestita nella casa di famiglia in via Crocetta, dove parenti, amici e conoscenti hanno potuto darle l’ultimo saluto.
I funerali si terranno lunedì 6 ottobre alle ore 16:30 nella chiesa parrocchiale di Lodrino, dove si prevede una grande partecipazione.

Roberta lascia il marito Maurizio, il figlio Jacopo, i genitori Elsa e Pio, la sorella Marinella e il fratello Alessandro. Attorno a loro si è stretto l’intero paese, in un abbraccio di dolore e solidarietà.

Un dramma che riaccende l’allarme sui rischi domestici

La tragedia di Roberta Ghisla riporta l’attenzione sui casi di soffocamento accidentale, un rischio spesso sottovalutato ma purtroppo frequente anche tra gli adulti.
Secondo le statistiche sanitarie, in Italia ogni anno centinaia di persone perdono la vita a causa di episodi simili, spesso in ambito domestico.

Le associazioni di primo soccorso ricordano l’importanza di conoscere le manovre di disostruzione delle vie aeree, che possono fare la differenza nei primi minuti dopo l’incidente.
“Bastano pochi gesti, ma devono essere eseguiti con prontezza e sicurezza – spiegano i volontari della Croce Bianca –. Formarsi può salvare una vita.”

Il silenzio di un paese ferito

In un paese piccolo come Lodrino, ogni tragedia si trasforma in una ferita collettiva.
Da giovedì sera, davanti alla casa di via Crocetta, si susseguono i segni di cordoglio: fiori, biglietti, candele accese.
Tutti ricordano il sorriso di Roberta, la sua voce pacata e la sua capacità di trovare la bellezza nelle piccole cose.

Il nome di Roberta Ghisla resterà legato a una comunità che la considerava parte della propria storia quotidiana.
Una donna semplice e generosa, strappata alla vita da una fatalità che nessuno potrà dimenticare.

Di Renato Valdescala

Esperienza nello sport e nella cronaca locale con quotidiani salernitani dal 1990. Con il tempo si è dedicato alla cronaca estera analizzando i fatti di maggiore rilievo con spirito critico e irriverente. Si occupa anche di approfondimenti di cronaca nazionale.

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