Omicidio a Roma: 39enne senegalese accoltellato a morte in strada
Un dramma si è consumato intorno alle 7:00 di sabato 11 ottobre 2025 a Roma, in zona Tomba di Nerone, all’altezza di Largo Sperlonga.
La vittima è Diallo Mamadou, 39 anni, originario del Senegal, morto dopo essere stato accoltellato al collo nel corso di una violenta lite in strada. L’uomo, soccorso dai sanitari del 118 e trasportato d’urgenza all’ospedale San Pietro-Fatebenefratelli, è deceduto poco dopo l’arrivo in pronto soccorso a causa della gravità delle ferite.
Il presunto aggressore, un 44enne originario di Capoverde, è stato fermato poco dopo dagli agenti della Polizia di Stato in via Carlo Pirzio Biroli, a poche centinaia di metri dal luogo del delitto. Quando è stato bloccato, aveva ancora i pantaloni macchiati di sangue.
La lite davanti all’ex moglie: la ricostruzione dell’omicidio
Secondo quanto emerso dalle prime indagini coordinate dalla Squadra Mobile di Roma e dal Distretto Ponte Milvio, tutto sarebbe iniziato intorno alle 7 del mattino.
Diallo Mamadou si sarebbe recato sotto casa dell’ex moglie, una donna di origine capoverdiana con la quale, nonostante la separazione, manteneva contatti. L’intenzione, pare, era quella di chiarire alcune questioni familiari.
La discussione, però, è degenerata rapidamente. I toni si sono alzati, attirando l’attenzione di alcuni passanti e di un uomo – connazionale della donna – che abitava nei pressi e che si è avvicinato per intervenire. Quello stesso uomo, identificato poi come il 44enne capoverdiano, avrebbe preso le difese della donna.
Da qui la situazione è precipitata. Secondo i testimoni, Diallo avrebbe tentato di colpirlo con una bottiglia di vetro, senza riuscirci. In risposta, il 44enne avrebbe estratto un coltello, colpendo la vittima con un fendente al collo.
La fuga e il fermo del presunto assassino
Dopo l’aggressione, l’uomo si sarebbe allontanato a piedi, mentre la donna e alcuni testimoni chiamavano i soccorsi.
Gli agenti della Polizia di Stato sono giunti sul posto in pochi minuti e, grazie alle testimonianze raccolte e alle descrizioni fornite, hanno individuato il sospettato poco distante, in via Carlo Pirzio Biroli.
Al momento dell’arresto, l’uomo non ha opposto resistenza, ma è apparso in stato di forte agitazione. Gli inquirenti stanno verificando se avesse con sé l’arma del delitto, che potrebbe essere stata gettata durante la fuga.
Il 44enne si trova ora in stato di fermo in Questura, a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Le indagini e le ipotesi al vaglio
Gli investigatori della Squadra Mobile stanno cercando di chiarire i motivi dell’aggressione. Non si esclude che alla base del delitto possano esserci gelosie o vecchie tensioni familiari tra la vittima, l’ex moglie e l’aggressore.
Tre testimoni oculari, compresa la donna, sono stati ascoltati dagli agenti. Sul luogo dell’omicidio sono intervenuti anche i tecnici della scientifica per i rilievi, mentre la zona di Largo Sperlonga è rimasta transennata per diverse ore.