Vittorio SgarbiVittorio Sgarbi

Vittorio Sgarbi ospite di Cinque Minuti di Bruno Vespa

Voce incerta, sguardo basso: il ritorno televisivo di Vittorio Sgarbi, avvenuto l’11 novembre durante la puntata di Cinque Minuti condotta da Bruno Vespa su Rai1, ha sorpreso il pubblico. Chi si aspettava il critico d’arte vulcanico e imprevedibile ha trovato un Sgarbi pacato, quasi una sua controfigura.

Tuttavia, la calma apparente non è solo legata al fatto che non si trovava al centro di un dibattito infuocato. Nell’occasione presentava il suo ultimo del libro. Dietro la serenità forzata si percepisce il peso di mesi complessi, tra salute, introspezione e tensioni familiari. “Sto bene” – ha così rassicurato l’interlocutore.

Le parole di Sgarbi sulla figlia Evelina

Durante l’intervista, Sgarbi ha affrontato la vicenda che lo vede coinvolto con la figlia Evelina. La giovane ha richiesto la nomina di un amministratore di sostegno, provocando scalpore mediatico. Il critico ha commentato: “Capisco quello che ha fatto, ma lo trovo fuori misura e fuori logica. Mi è sembrata una richiesta dettata dal desiderio di ottenere un’attenzione che non aveva avuto prima. Ritrovare un padre che si era atteso e che non si era trovato.”

Secondo Sgarbi, la percezione di problemi interiori o turbamenti attribuitigli dalla figlia è stata interpretata come risposta a un vuoto personale: “È un modo con cui ha cercato di mettersi in evidenza e far vedere ciò che chiedeva e voleva.” Nonostante tutto, il critico ha mostrato comprensione, ribadendo però che la richiesta è sproporzionata.

Il libro “Il cielo più vicino” e il ritorno alla tv

Il critico ha presentato il suo nuovo libro, “Il cielo più vicino. La montagna nell’arte”, frutto di un lungo percorso di introspezione. Sgarbi ha spiegato: “Sto bene. È stato un lungo percorso per vedere cose interiori ed esteriori e ne sono uscito con questo libro che racconta l’esperienza di ciò che si vede, di ciò che si sente e di ciò di cui si ha necessità.”

Nel volume, Sgarbi unisce la storia dell’arte al rapporto con la natura e con i grandi maestri, trasformando l’osservazione delle montagne in un’esperienza spirituale e artistica superiore. Questo ritorno in tv, quindi, non è solo culturale ma anche simbolico: Sgarbi si mostra vulnerabile, umano e riflessivo, lontano dall’irriverenza che lo ha reso celebre.

La posizione di Evelina e del legale

Dall’altra parte, Evelina Sgarbi, tramite l’avvocato Lorenzo Iacobbi, ha chiarito che non ha richiesto l’interdizione del padre, ma solo un amministratore di sostegno, per garantire supporto nella gestione personale e patrimoniale. L’obiettivo è esclusivamente tutelare la salute di Sgarbi, senza ledere la sua autonomia.

L’avvocato ha denunciato la diffusione di informazioni false e querelato chi ha preso parte a quella che ha definito una “macchina del fango” contro Evelina. Inoltre, la difesa ha ricusato il giudice e attende la decisione del collegio del Tribunale Civile di Roma, dopo il rigetto della richiesta di sospensiva.

Un ritorno tra arte e vita privata

La puntata di Cinque Minuti ha mostrato un Sgarbi inedito: meno aggressivo ma più umano, alle prese con le difficoltà personali e la complessità dei rapporti familiari. La combinazione tra la presentazione del libro e le dichiarazioni sulle tensioni con la figlia rende il ritorno in tv un momento mediatico e personale di grande impatto.

Il pubblico ha così potuto conoscere uno Sgarbi che dialoga con il passato e con la realtà interiore, un critico d’arte che condivide le sfide familiari e la passione per la cultura, offrendo uno spaccato intimo e riflessivo della sua vita.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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