Evelina SgarbiEvelina Sgarbi

Perché Evelina Sgarbi ha chiesto un amministratore di sostegno?

Evelina Sgarbi torna a parlare pubblicamente della battaglia legale per la nomina di un amministratore di sostegno a favore del padre, il critico d’arte Vittorio Sgarbi. Ospite a Verissimo nella puntata del 26 ottobre, Evelina ha risposto punto per punto alle accuse che la dipingono come opportunista.

“Se lui fosse realmente in sé, agirebbe in prima persona”, ha spiegato. “Ho i miei motivi e non mi interessa ciò che gli altri pensano”. La figlia del critico sottolinea che la richiesta non riguarda il patrimonio, ma esclusivamente la tutela della salute e della gestione quotidiana del padre.


Quali sono le condizioni attuali di Vittorio Sgarbi

Evelina Sgarbi non ha nascosto le preoccupazioni per le reali condizioni del padre: “Non ho novità dirette sulla sua salute. Questa situazione è stressante e pesante. L’ho visto trasfigurato, proprio un’altra persona. Anche per gli amici, per chi lo conosce, è un colpo vederlo in questo stato”. La figlia denuncia che il padre non gestisce direttamente la sua vita, e che dietro alcune rassicurazioni pubbliche potrebbero esserci altre persone: “Lui avrebbe chiamato direttamente se fosse stato bene. Non so fino a che punto quello che è stato detto sia reale o suggerito da altri”.

Evelina conferma che il ricovero al Gemelli non è stato solo per depressione grave, ma anche per disidratazione e malnutrizione: “Era 47 kg! Ho una foto che per pudore non ho mostrato, ma era irriconoscibile”. In quel momento, Vittorio era accompagnato solo dalla compagna, dall’addetto stampa e dall’autista.


Cosa accade nel contesto familiare?

Il rapporto tra Evelina e la compagna di Sgarbi, Sabrina Colle, è teso. “Non credo alle parole di Sabrina Colle che dice che Sgarbi è la sua ragione di vita. Se fosse stato così, non lo avrebbe lasciato dimagrire così tanto e non avrebbe ostacolato i rapporti con i figli. A me la compagna non piace, non l’ho mai nascosto neanche a lui. Mi fa strano che a quasi 80 anni voglia sposarsi conoscendo il suo pensiero sul matrimonio”.

Evelina chiarisce: “Non lo faccio per soldi, ma per la sua salute. Ho chiesto un amministratore di sostegno, non per il patrimonio, ma per tutelarlo davvero”.

L’udienza in tribunale è fissata per martedì 28 ottobre, quando il giudice deciderà sull’istituzione dell’amministratore di sostegno. Evelina ribadisce che la decisione è stata presa dopo aver constatato che nessuno, tra compagna, addetto stampa o altri, stava gestendo correttamente la salute e la vita quotidiana di Vittorio.


Quali episodi hanno segnato la tensione familiare?

Evelina ricorda episodi passati che evidenziano dinamiche complesse nella famiglia Sgarbi. Il rifiuto a partecipare al Grande Fratello, richiesta dal padre, è uno di questi: “Ho detto no a 100mila euro, e lui ha deciso di non finanziarmi più l’università. Era un padre severo e molto esigente, ma questo non giustifica la situazione attuale”.

Anche la madre di Evelina, Barbara Hary, ha confermato che Vittorio non sta bene: “È falso che stia guarendo. Sta molto male e pesa 47 kg”.


Quali implicazioni legali e sociali emergono?

La vicenda ha acceso dibattiti sui social e nel pubblico, con critiche e commenti contrastanti. Evelina mantiene un tono fermo: “Questa scelta non riguarda soldi né visibilità. È una dimostrazione di bene verso mio padre”. La nomina di un amministratore di sostegno rappresenta uno strumento legale per garantire tutela a chi, come Vittorio Sgarbi, rischia di non essere in grado di gestire autonomamente salute e vita quotidiana.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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