Una minaccia già presente: la “pandemia silenziosa” che uccide ogni giorno
Tra tutte le minacce infettivologiche globali, quella che oggi più preoccupa gli esperti non è futuribile né teorica. È già qui. È la pandemia silenziosa dell’antibiotico-resistenza, un fenomeno che provoca ogni anno milioni di morti nel mondo.
A lanciare un nuovo allarme, durante la settimana mondiale dedicata alla sensibilizzazione sui “super batteri”, è Matteo Bassetti, direttore di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova. Un monito chiaro: «Bisogna parlarne forte e chiaro. Non è un rischio lontano, è un fatto reale».
La capacità dei batteri di diventare resistenti agli antibiotici compromette ogni giorno cure, terapie e interventi complessi, trasformando semplici infezioni in minacce potenzialmente letali.
Bassetti: “Usiamo gli antibiotici solo quando servono”
Il punto critico, secondo Bassetti, resta l’uso scorretto e spesso eccessivo degli antibiotici. La crescita dei ceppi resistenti è infatti direttamente collegata all’abuso di questi farmaci, sia in ambito sanitario che domestico.
«Tutti noi dobbiamo fare di più», afferma. «Gli antibiotici vanno usati solo quando servono davvero, non per sintomi influenzali, raffreddori o infezioni virali. Ogni utilizzo inappropriato è un passo verso la perdita di efficacia dei farmaci più importanti che abbiamo».
La necessità di una diagnostica rapida e accessibile a tutti
Uno dei pilastri per contenere l’antibiotico-resistenza, sottolinea Bassetti, è lo sviluppo e la diffusione della diagnostica rapida.
Test immediati in grado di distinguere infezioni batteriche da quelle virali permetterebbero a medici e pazienti di evitare prescrizioni inutili.
L’infettivologo propone un passo ulteriore: rendere questi test disponibili anche in farmacia, così da consentire a tutta la popolazione un accesso semplice e veloce alla diagnosi.
Una strategia che, se applicata su larga scala, ridurrebbe drasticamente l’uso improprio degli antibiotici, proteggendo la loro efficacia.
Non solo batteri: l’allerta aviaria con il caso umano di H5N5
Accanto ai “super batteri”, Bassetti invita a mantenere alta l’attenzione su altri pericoli emergenti, come l’influenza aviaria.
Negli ultimi giorni è stato registrato il primo caso umano di H5N5, un virus tipicamente animale che non aveva mai contagiato l’uomo.
«Finora avevamo visto solo casi di H5N1 nell’uomo. L’H5N5 è una novità e ogni passaggio del virus dagli animali all’uomo porta a mutazioni che possono renderlo, prima o poi, trasmissibile tra persone».
Il rischio non è immediato, ma non è nemmeno trascurabile. L’evoluzione dei virus influenzali richiede monitoraggio costante.
Marburg, Ebola e febbri emorragiche: ciclicità e confini africani
Bassetti affronta anche un altro fronte di allarme: il recente caso di virus Marburg in Etiopia, parente stretto dell’Ebola e responsabile di febbri emorragiche ad alta letalità.
Secondo l’esperto, queste infezioni si presentano ciclicamente, ma finora sono rimaste confinate nel continente africano. «Credo che lì rimarranno», afferma, pur sottolineando la necessità di vigilare affinché non superino i confini.
Questi virus, a trasmissione diretta e altamente letali, rappresentano minacce serie, ma non per l’Europa.
La vera emergenza per l’Italia: batteri resistenti e aviaria
Per Bassetti, l’Italia deve concentrare gli sforzi su due rischi concreti e ravvicinati:
- la diffusione dei batteri resistenti agli antibiotici, già responsabile ogni giorno di infezioni difficili da trattare negli ospedali italiani;
- l’evoluzione dell’influenza aviaria, che con i nuovi ceppi potrebbe compiere un salto di specie più stabile.
È da qui, secondo l’infettivologo, che potrebbe arrivare la prossima grande emergenza sanitaria per il nostro Paese.
Una battaglia che riguarda tutti
L’antibiotico-resistenza non è una minaccia futura, ma un’emergenza attuale. Una battaglia da combattere su più fronti:
- uso corretto dei farmaci;
- diagnosi rapide e accessibili;
- monitoraggio dei virus emergenti;
- informazione costante.
La settimana mondiale dedicata ai super batteri ricorda che il tempo non è infinito. Ogni anno, senza interventi concreti, milioni di vite vengono perse per infezioni non più curabili.
Bassetti lo ripete con forza: questa pandemia è già tra noi. E possiamo ancora fermarla, ma solo se agiamo adesso.

