L’uomo si era presentato in Comune in tailleur e con una parrucca scura per la carta d’identità
Un tailleur marroncino, calze color carne, una parrucca scura perfettamente pettinata, gioielli e un trucco accurato. Così un 56enne del Mantovano si è presentato – due volte – all’ufficio anagrafe del Comune di Borgo Virgilio fingendosi la madre 85enne, Graziella, morta da almeno tre anni e poi ritrovata mummificata in una cantina della loro abitazione.
Un travestimento tanto meticoloso quanto grottesco, studiato per continuare a riscuotere la pensione della donna: circa tremila euro al mese. Ma a incastrarlo sono stati i dettagli, la voce e soprattutto le mani, troppo lisce per quelle di un’anziana.
A ricostruire la scena è il sindaco Francesco Aporti, intervenuto a Dentro la Notizia, in onda su Canale 5.
Il sindaco: «Era ben truccato, ma le mani non erano di un’85enne»
«È accaduto martedì scorso. Era ben truccato e l’impiegata dell’anagrafe ha compreso che qualcosa non andava. Le mani erano troppo lisce, non erano quelle di una donna di 85 anni» – ha raccontato Aporti.
L’uomo si era presentato claudicante, usando un bastone, muovendosi lentamente, cercando di imitare il passo incerto di un’ultraottantenne. «Recitava molto bene», ammette il sindaco. «Camminava in maniera un po’ incerta, claudicante, e con il bastone. Abbiamo atteso di completare la seconda procedura per il rilascio della carta d’identità prima di portarlo al comando per l’identificazione».
La scena, però, era già stata notata come sospetta dall’addetta allo sportello: «La parrucca, il trucco… qualche pelo della barba che usciva. Ma soprattutto le mani. La mamma l’avevo vista qualche anno fa. Un bravo attore, anche se con la voce si contraddiceva un po’, troppo maschile. Se non era per quei dettagli avrei detto che era la madre. Non riuscivo a crederci. Una sostituzione di persona».
La trappola del Comune: «Torna per chiarire un errore»
Dopo la prima visita, l’amministrazione ha organizzato una trappola. Mercoledì l’uomo è stato richiamato in Comune con il pretesto di un errore da chiarire.
E lui è tornato. Ancora travestito.
«Di nuovo parrucca, trucco, tailleur», riferisce il sindaco. «Ma gli agenti lo avevano già seguito fin dall’uscita di casa. E hanno visto tutto: quando pensava di non essere osservato, camminava normalmente. Il passo era quello di un uomo di cinquant’anni, troppo veloce, troppo elastico. Altro che artrite».
Lo smascheramento: la finta caduta e il malore
Una volta arrivato allo sportello, i sospetti sono diventati certezze. L’uomo è stato invitato a seguirli per l’identificazione, ma ha tentato un’ultima mossa: una finta caduta, simulando un malore. «È crollato a terra», spiega il sindaco di Borgo Virgilio. «Ma la scena non ha convinto nessuno».
Il personale sanitario lo ha soccorso. In quell’occasione il 56enne – ormai alle strette – ha confessato: la madre era morta da anni.
La scoperta choc: la salma mummificata in cantina
Il successivo blitz nell’abitazione ha svelato l’ultimo, terribile capitolo: il corpo della donna era mummificato in una cantina, in un ambiente freddo e asciutto che ha rallentato la decomposizione.
La Procura ha disposto l’autopsia per chiarire un punto decisivo: la morte è stata naturale o violenta?
Le accuse: truffa, sostituzione di persona e occultamento di cadavere
Il 56enne è ora indagato per:
- occultamento di cadavere
- falso ideologico
- sostituzione di persona
- truffa aggravata ai danni dello Stato
La casa è sotto sequestro e i rilievi dei carabinieri proseguiranno nei prossimi giorni.

