Vanoni 02Ornella Vanoni insignita della laurea ad honorem a giugno

Dior, Paolo Fresu e il mare di Venezia: le ultime volontà di Ornella Vanoni raccontate a Che Tempo Che Fa

Durante le sue numerose ospitate a Che tempo che fa, Ornella Vanoni – scomparsa a 91 anni nella sua casa di Milano – aveva più volte parlato della morte con quell’ironia lucida e disarmante che l’ha resa unica. “La bara deve costare poco perché voglio essere bruciata e poi buttatemi nel mare. Mi piacerebbe Venezia però fate come volete”, aveva raccontato con la sua consueta sincerità. E aggiungeva: “Il vestito ce l’ho, è di Dior, una bella figura. E poi ho chiesto a Paolo Fresu di suonare al funerale”.

Una carriera leggendaria tra musica, teatro e cultura

Un modo lieve per trattare temi profondi, come spesso aveva fatto nella sua lunga vita artistica. Nata a Milano il 22 settembre 1934, Vanoni è stata una delle più grandi interpreti della musica leggera e d’autore italiana, capace di passare dalla “canzone della mala” alle ballad più raffinate, fino alle collaborazioni con i più importanti autori del Novecento.

Accanto alla carriera, nei mesi scorsi aveva ricordato anche il suo percorso personale, come fece lo scorso giugno quando ricevette la laurea honoris causa alla Statale di Milano. “A scuola ero una cialtrona, ignorante. Ma l’ignoranza è finita quando sono diventata la compagna di Giorgio Strehler. Osservavo, studiavo fino alle cinque del mattino… anche Trockij in tedesco”.

L’ultimo saluto: il mondo dello spettacolo si stringe attorno a lei

La notizia della sua morte ha scosso profondamente il mondo dello spettacolo. Fabio Fazio, che l’aveva accolta come ospite fissa per anni, ha scritto: “Non sono in grado di dire niente. Non ero pronto a tutto questo”. Luciana Littizzetto le ha dedicato un tenero “Tesora mia adorata”.

Renato Zero, profondamente colpito, ha descritto Ornella come “Una donna, un’artista, un’anima che non ha mai avuto paura di mostrarsi vera, intensa, irripetibile. Una luce si è spesa sulla scena della vita, e noi rimaniamo qui, nel buio, a cercare il respiro caldo di una voce che ci ha accompagnato per anni. Renato e 
Ornella … Due cuori fuori dal comune, due spiriti liberi, due complicità che il destino aveva fatto incontro per riconoscersi, sostenersi, volersi bene”.

Le reazioni: il cordoglio degli artisti e delle istituzioni

Per Fiorella Mannoia, è “un dolore profondo, ci mancherai”. Vasco Rossi la ringrazia “per la voce e l’ironia costante”. Laura Pausini la ricorda come “la mia cantante preferita, unica”. Loredana Bertè la saluta come “un’artista senza fine”. Patty Pravo, affranta, scrive: “Ciao Ornellik, grande artista e grande amica”.

Anche il mondo istituzionale ha voluto ricordarla: il presidente della Camera Lorenzo Fontana parla di “voce unica”, il ministro della Cultura Alessandro Giuli la definisce “artista originale e raffinata”, mentre Matteo Salvini la saluta come “un pezzo della storia della musica italiana”.  – “Addio adorata Ornella … mi mancherai tanto” – così Mara Venier. Simona Ventura la definisce “La più grande. Un dispiacere immenso. La tua musica resterà nel nostro cuore per sempre”.

Annalisa è rimasta spiazzata dalla notizia durante un’intervista a fine concerto. “È una notizia orribile, mi dispiace da impazzire. Ornella era immensa, in ogni sua manifestazione artistica e umana. Le mando un forte bacio, sperando che possa raggiungerla”.

Le ultime apparizioni ad Amici a Che tempo che fa

L’ultima apparizione televisiva è stata pochi giorni fa, il 9 novembre ad Amici mentre il 2 novembre era stata a Che tempo che fa: elegantissima, con una corona di fiori in testa, scherzava – come sempre – persino sulla sua salute: “Sto male, ma fingo. Recito la parte”. E il pubblico rideva con lei, senza immaginare che sarebbe stata una delle ultime volte.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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