Ritrovato nel Vara il cellulare di Ombretta Bresciani: possibile svolta nelle indagini
Il telefono cellulare di Ombretta Bresciani, la 53enne trovata senza vita nei pressi del fiume Vara, nella provincia di La Spezia, il 19 novembre, è stato finalmente recuperato. A individuarlo sono stati i Carabinieri del Nucleo Subacquei di Genova, che da giorni scandagliavano le acque nella speranza di trovare elementi utili a chiarire la dinamica della morte della donna.
Il dispositivo, rimasto nel fiume per giorni, potrebbe rivelarsi determinante per ricostruire le ultime ore di Ombretta, uscita di casa dopo cena senza mai fare ritorno.
Il telefono ora sarà analizzato: si cercano contatti, spostamenti e incongruenze
Il cellulare verrà esaminato dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri della Spezia, incaricato di ricostruire una timeline precisa della notte tra il 17 e il 18 novembre. Ogni dettaglio – chiamate, messaggi, geolocalizzazioni, orari – potrebbe aiutare gli inquirenti a colmare i vuoti che ancora avvolgono il caso.
Le indagini, coordinate dalla Procura di Genova, stanno inoltre setacciando amicizie, conoscenze e luoghi frequentati dalla donna. Nessuna pista è esclusa.
Un dettaglio ancora inspiegato: il corpo ritrovato senza biancheria intima
C’è un particolare che continua a inquietare gli investigatori: Ombretta Bresciani è stata trovata vestita, ma senza biancheria intima. Un elemento che al momento non trova spiegazione e che potrebbe avere un peso cruciale nell’interpretazione finale del caso.
L’autopsia preliminare non ha evidenziato traumi, segni di colluttazione o difesa. Ma si attendono gli esami tossicologici e quelli più approfonditi per avere un quadro completo.
Il racconto dell’ex marito: “Non era depressione. Qualcosa non torna”
Tra le voci che chiedono chiarezza c’è anche quella dell’ex marito, Aurelio Cima, che ha escluso con decisione l’ipotesi del gesto volontario.
“Non ci vedo chiaro. Nulla stava andando male nella sua vita. Non siamo davanti a un normale incidente.”
L’uomo ha descritto Ombretta come una donna attiva, solare, piena di progetti:
– stava per tornare al lavoro in agriturismo
– aveva già preparato il menù natalizio
– aveva prenotato una giornata in spa
– collaborava con lui per motivi di lavoro
– aveva molti amici in Liguria
Una vita che, almeno all’apparenza, non lasciava presagire alcun crollo emotivo.
Indagini ancora aperte: si attende la verità dagli esami tecnici
Gli investigatori non si sbilanciano. Il recupero del telefono è considerato un passo avanti, ma i punti oscuri restano molti.
La posizione del corpo, l’assenza di biancheria, l’uscita improvvisa dopo cena, gli ultimi contatti e gli spostamenti ancora da chiarire: tutto potrebbe contribuire a delineare la verità sulla notte in cui Ombretta è scomparsa.
Gli esiti dei test tossicologici, tecnici e autoptici completi sono ora attesi come possibile chiave per sciogliere il mistero.

