Il dramma nel rione Picarielli di SalernoIl dramma nel rione Picarielli di Salerno

La lite, il colpo e la caduta fatale al rione Picarielli: fermato il 35enne Luca Fedele

Lite mortale al Rione Picarielli. Una disputa scoppiata all’interno di un appartamento in via Gabriele D’Annunzio, zona orientale di Salerno, si è trasformata in tragedia. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, nella tarda serata di ieri due uomini – entrambi 35enni – stavano trascorrendo il tempo insieme quando la discussione è degenerata in uno scontro fisico.

Luca Fedele, proprietario di casa, avrebbe colpito l’amico, il 35enne di Angri Vincenzo M., con un pugno al volto. Un gesto che, da dinamica ancora da chiarire, ha provocato la caduta improvvisa della vittima. Il giovane è rimasto a terra, privo di sensi: nonostante la rapidità dei soccorsi, il decesso è stato dichiarato immediatamente. In un primo momento era circolata l’ipotesi della rapina in casa di un’anziana.


Arresto per omicidio preterintenzionale

I Carabinieri della Compagnia di Salerno, supportati dalla Stazione Mercatello, hanno proceduto questa mattina all’arresto di Fedele con l’accusa di omicidio preterintenzionale. L’uomo, prelevato in nottata, non ha opposto resistenza ed è salito in auto con cappuccio e volto basso, apparendo collaborativo.

Il caso è ora sotto la direzione della Procura di Salerno, chiamata a definire con precisione la natura del colpo e, soprattutto, a stabilire se la morte sia stata causata direttamente dall’impatto o dalle conseguenze traumatiche della caduta, aspetto che sarà determinato dall’autopsia già disposta.


Droga in casa: gli investigatori non escludono il movente

Durante l’ispezione dell’appartamento, i militari avrebbero rinvenuto sostanze stupefacenti. La presenza di droga ha rafforzato l’ipotesi di un diverbio nato per ragioni legate al consumo, allo scambio o a possibili debiti.

Gli inquirenti lavorano anche sui rapporti tra i due: amici, conoscenti frequenti, ma secondo i primi accertamenti non estranei a dinamiche di spaccio nella zona.

La pista della droga resta, al momento, quella più battuta.


Rilievi in corso e incognite sulla dinamica

Resta irrisolto il nodo principale: la morte è avvenuta per il colpo sferrato, per l’impatto con il pavimento o per altre complicazioni di natura medica?

Sul punto, gli investigatori mantengono cautela.
Non si esclude una caduta con trauma cranico o cervicale, ma si attende il responso medico-legale.

L’appartamento di via D’Annunzio, stretto vicolo in pieno quartiere Santa Margherita, è rimasto isolato per ore a scopo di rilievo tecnico. Le testimonianze dei residenti convergono su movimenti sospetti e frequenti ingressi di persone nell’abitazione, compatibili con possibili attività di spaccio.


Il clima nel quartiere: “urlavano da minuti”

Diversi vicini hanno riferito di aver sentito la discussione proseguire ad alta voce prima del colpo fatale, poi il silenzio, l’arrivo dei mezzi di soccorso, infine le sirene.

Il quartiere, già da tempo segnato da episodi collegati alla microcriminalità, si risveglia dunque con una tragedia che riaccende l’allarme urbano: l’abitazione era nota alle forze dell’ordine, e la presenza di stupefacente conferma un contesto a rischio.


Le prossime mosse della Procura

La Procura sta procedendo con:

  • accertamenti tossicologici
  • analisi dei telefoni per verificare contatti e eventuali reti
  • ascolto di conoscenti e vicini

Luca Fedele, ora detenuto, dovrà rispondere di omicidio preterintenzionale. Ma l’inchiesta potrebbe evolvere in presenza di aggravanti se dovessero emergere elementi su droga o attività correlate.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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